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Ouya, Julie Uhrman spiega l’obbligo del free-to-try per gli sviluppatori

Creato il 13 febbraio 2013 da Edoedo77
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Ouya 13022013

Ouya, la piccola console su base Android, promette di far giocare tutti senza limiti. E pone una regola agli sviluppatori: l’obbligo di inserimento dell’opzione free-to-try, ovvero della prova gratuita su tutti i titoli che saranno immessi nello store (attualmente sono già più di 500 i giochi in sviluppo).
Julie Uhrman, numero 1 del team che ha promosso e sviluppato la console (in arrivo a marzo per i sottoscrittori della campagna Kickstarter ed a giugno in America, al prezzo di 99 dollari), ha spiegato questa decisione sostenendo che questa aiuterà i consumatori durante una lunga intervista a GamesIndustry.
Al contempo, però, darà delle responsabilità agli sviluppatori che a quel punto dovranno realizzare giochi interessanti e convincenti tenendo alto il livello qualitativo del prodotto e dello store online stesso.
E questo serve anche per semplificare tutto.

Semplifica l’app store – spiega Uhrman – e mette ordine. Nondimeno, rimuove la confusione tra un’app gratis ed una a pagamento. Crediamo anche che scoraggi la realizzazione di giochi troppo simili tra loro o addirittura cloni. Secondo noi il modo più semplice per semplificare le cose e creare un bell’ecosistema per utenti e sviluppatori era adottare il modello free-to-try”.

Dal canto suo, il team Ouya si limiterà a controllare che le software house non calpestino tra loro per i diritti d’autore e che non venga pubblicato materiale pornografico o malware, ecco perché l’approvazione dei giochi sul negozio online sarà rapida, ma per il resto non controllerà la qualità delle pubblicazioni.

Per noi la cosa più importante è quanto il gioco appassioni i giocatori – conclude la Uhrman – e sarà questo fattore a dirci quali sono i giochi migliori e a guidare la nostra gestione dei contenuti e i piani del merchandising”.

Resterà da scoprire se questa formula attirerà gli sviluppatori o li scoraggerà.

Fonte: GamesIndustry

Ouya, Julie Uhrman spiega l’obbligo del free-to-try per gli sviluppatori


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