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Over 40, leggete e riflettete

Creato il 19 giugno 2012 da Alessandrobaldini

LETTERA INDIRIZZATA A TUTTI I NS. PARLAMENTARI, GOVERNANTI E LORO COLLABORATORI
Gentili Signori,
Sono una donna di 51 anni che vede il Vs. operato, e non mi permetterei mai di criticarlo negativamente, se
non fosse che, per quanto riguarda il problema occupazionale, Voi fate sempre riferimento ai giovani.
Dovreste tenere presente che , in Italia, c’è una fascia di persone che hanno superato i 40 anni e che, per
cause non attribuibili a loro, si trovano senza un’occupazione ed oltretutto fanno fatica a reinserirsi nel
mercato del lavoro. Tutto questo perché vengono considerati da tutti come “Merce da rottamare” dai
titolari di aziende, dai sindacati, dalle istituzioni. Affermo tutto questo in quanto, mio malgrado, faccio
parte anch’io di questa fascia di persone da quasi 6 anni; credetemi, non è facile cercare di andare avanti in
modo sempre precario, senza sapere cosa ti aspetta il futuro, ed inoltre, anche quando si viene assunti da
un’azienda per un periodo di tempo determinato, si è sempre visti come lavoratori di serie “B” dai titolari
della stessa azienda, dai dirigenti, perfino dagli stessi impiegati.
Ma la cosa che fa più male è il costatare che, per quanto riguarda il problema dei disoccupati over-40 non
viene quasi mai affrontato nemmeno dai mass media; a volte ci sono degli accenni (Di questo problema ho
sentito parlare ben poche volte) ma vengono quasi subito smorzati, quasi come se questa realtà non si
volesse vedere, o peggio ancora si facesse finta che non esista. Questo atteggiamento lo ritengo un modo
molto spiccio per gettarci pesci in faccia e relegarci sempre di più ai margini della società, considerandoci
così come “Rifiuti”. Sappiate che siamo anche noi degli esseri umani, e questo atteggiamento mentale, oltre
che scorretto nei nostri confronti, è anche un modo molto discriminante per considerarci “Zavorra”, o per
meglio dire “Rifiuti non più riciclabili”. Deduco tutto ciò in quanto io stessa vivo questo problema in prima
persona, ma anche perché noto che, quando si parla di disoccupazione, si fa sempre cenno ai giovani. Senza
nulla togliere a loro in quanto sono il futuro del nostro Paese, dovreste anche affrontare il problema dei
disoccupati over- 40; tenete presente che, un disoccupato che ha superato la quarantina d’anni, se non
riesce a trovare lavoro, ha delle ripercussioni negative non soltanto su se stesso, ma anche verso i propri
familiari.
Io ad esempio, non sono sposata, vivo con i miei genitori ultraottantenni che non hanno più una
salute ferrea, e quindi ci sono dei costi per quanto riguarda l’acquisto di medicinali, il mantenimento di una
casa, le spese condominiali, le utenze. Come credete che mi senta io quando vedo che non posso
contribuire al bilancio familiare in quanto non ho un lavoro? Tenete presente che il mio non è un caso a
parte, come me vive altra gente, ma trovo assolutamente sconcertante ed oltremodo ingiusto il fatto di non
essere nemmeno riconosciuti come esseri umani che cercano di far valere un diritto sacrosanto! Tenete
inoltre presente che, per una persona di 40-50 anni, il fatto di non essere di sostegno economico per i
propri familiari, con l’andar del tempo e nonostante la forza di carattere, diventa deprimente e snervante
vivere nella suddetta situazione.
Dovreste inoltre essere informati che,in Italia, i disoccupati in età matura non sono un numero inferiore
rispetto ai giovani; si tratta di 1 milione e mezzo circa di persone che, con la loro esperienza e la loro buona
volontà, possono dare molto per ricostruire il mercato del lavoro se non fossero maltrattati, o meglio se
non esistesse il preconcetto “Troppo giovani per la pensione ma troppo vecchi per lavorare”; questo modo
di pensare è molto comune tra i titolari ed il personale delle aziende, e molto spesso non si rendono conto
che, con questo preconcetto, si autoassolvono rimettendoci in minima parte loro, ed in massima parte i
candidati che dovrebbero essere assunti ma che invece, causa età, vengono sistematicamente scartati.
Faccio notare che, per quanto riguarda il fattore età, esiste il DLGS 216/03, che recepisce la direttiva
europea 2000/78, che vieta ogni tipo di discriminazione per quanto riguarda l’età, sesso, culto, razza;
questa legge, nonostante la sua esistenza, non viene quasi mai applicata dalle aziende, ma neanche dai
centri per l’impiego o alcune volte neanche dalla amministrazione pubblica nei suoi concorsi.. Sono al
corrente di quanto suddetto in quanto sono una simpatizzante dell’Associazione Lavoratori over-40 guidata
dal Dott. Giuseppe Zaffarano, associazione che si occupa da 10 anni delle problematiche di chi ha perso il
lavoro in età matura.
Tengo inoltre a precisarVi che una persona che perde il lavoro in età matura, ha dei problemi ben più grandi
di una persona che ha 20-25 anni, che magari non lavora ma nonostante tutto può permettersi un tenore di
vita agiato in quanto ha i genitori che lavorano e possono garantirgli il necessario per mantenersi fino a
quando non sarà economicamente indipendente.
Vi pregherei quindi, di intervenire prontamente su tale problematica di lavoro e di tener presente anche
tutte quelle persone che hanno perso il lavoro in età non più giovane ma che sono ancora lontani dalla
pensione. Anzi, a mio avviso dovreste fare delle leggi per favorire la flessibilità di rientro sul mercato del
lavoro di questi individui. Inoltre dovreste far applicare il rispetto della DLGS 216/03 (Discriminazioni
riguardanti i limiti di età, sesso, culto,razza) con un maggior rigore, in modo tale da facilitare ulteriormente
il rientro degli over-40 nel mercato del lavoro.
Certa che prenderete questa mia missiva non come un rimprovero ma come un consiglio, Vi porgo i miei
più distinti saluti.
CAVALLARETTO ROBERTA

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