Overbooking: tutti i diritti dei passeggeri
L’overbooking è quella pratica attuata da molte compagnie aeree di accettare prenotazioni in numero maggiore dei posti a sedere effettivamente presenti sull’aereo. Si tratta di una pratica al tutto per tutto legale, che le compagnie utilizzano per tutelare i propri interessi, ma che può portare a spiacevoli inconvenienti per i passeggeri che non vedono garantito il proprio posto sull’aereo. In questi casi quali sono i diritti dei viaggiatori che hanno regolarmente acquistato il biglietto? La legge tutela i viaggiatori attraverso apposite norme che prevedono il diritto per questi ultimi a ricevere un adeguato risarcimento per i disagi subiti. Per prima cosa è utile sapere che i passeggeri lasciati a terra a causa di overbooking hanno diritto al rimborso del biglietto o in alternativa, ad ottenere un posto su un volo alternativo a quello previsto. La compagnia aerea, inoltre, deve provvedere gratuitamente all’assistenza del cliente in tutte le sue forme, ovvero provvedere a pasti e bevande, nonchè a trasferimento e sistemazione in albergo qualora questa si renda necessaria e anche a due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica. Inoltre i passeggeri a cui viene negato l’imbarco hanno diritto ad un rimborso di importo variabile tra i 250 e i 600 euro da calcolare in base alla lunghezza tratta del viaggio. Il risarcimento danni, nei casi di overbooking, dovrà essere richiesto mediante apposita documentazione. Al modulo deve essere allegata la copia del biglietto aereo e le ricevute di eventuali spese extra sostenute proprio a causa dei disagi procurati. A questo indirizzo è possibile trovare un fac simile del modulo per la richiesta.
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