Messico, la strage dei bloggerI narcotrafficanti uccidono chi scrive in rete contro di loro. Ma anche la stampa tradizionale è nel mirino
Censurare Internet per salvare il premier
Per sottrarre il premier alla giustizia questa volta, la Rete italiana rischia la censura.
Questa volta le speranze di un intervento in extremis per salvare, almeno, l’informazione libera che corre in Rete, appaiono ancora di meno perché maggiore è il bisogno della maggioranza – o di ciò che resta del clan dei compagni di merenda del premier – di disporre delle nuove regole anti-intercettazioni e perché, comunque, il Governo ha già manifestato l’intenzione di ricorre al voto di fiducia.
L’entrata in vigore del ddl e, in particolare, del comma 29 dell’art. 1 nella sua attuale formulazione ridisegnerebbe, in maniera importante e in chiave restrittiva e censorea, la mappa dell’informazione libera sul web. --Guido Scorza su 'Il fatto quotidiano--
Ergo, il nostro Governo ha paura della Rete, come i narcotrafficanti messicani. Per ora minaccia solo multe salatissime, ma dalla censura alla persecuzione da parte di una novella OVRA -Organo di Vigilanza dei Reati Antistatali, il passo è breve.
