Del campione intervistato, due terzi si sono appunto espressi a favore dell’insegnamento della religione di maggioranza nelle classi, inoltre un 38% si è dichiarato favorevole all’introduzione dello studio della Bibbia nel programma scolastico, mentre un 30% si accontenterebbe anche dell’insegnamento del ‘Padre Nostro’ a scuola.
John Keast, presidente del Consiglio d’Educazione religiosa per l’Inghilterra e il Wales, ha dichiarato che l’insegnamento della religione cristiana è troppo debole. Debolezza, che Oxford rintraccia nella “paura degli insegnanti”, riluttanti ad affrontare le tematiche cristiane, terrorizzati all’idea d’essere tacciati d’opera di evangelizzazione. Ad ogni modo, quello che emerge dal sondaggio, come evidenzia The Christian Post, è che «mentre il governo rifugge dalle radici cristiane del paese», imponendosi una fantomatica neutralità culturale, «la gente sta venendo privata dell’educazione cristiana che cerca». Sulla questione, è intervenuto il ministro lady Warsi, prima donna musulmana ad entrare nell’esecutivo britannico, dichiarando che la Gran Bretagna dovrebbe diventare un paese dove la gente non si vergogni di dirsi cristiana.
Nicola Z.