So che lo aspettavate anche voi con ansia, ma da oggi è finalmente disponibile, sia su Spotify che in vendita, “Stay Gold” il nuovo album di Ozark Henry!!!
Come dite?!? Sto esagerando?
Ah, davvero… Non avete la minima idea di chi sia Ozark Henry e non eravate anche voi in fervida attesa che uscisse il suo nuovo album?
Ok, per questa volta vi perdono, ma che non capiti mai più, d’accordo?
E sappiate che se vi perdono è solo perché fino ad un paio di settimane fa ero uno di voi anche io e non avevo mai sentito parlare di questo artista di origine belga e soprattutto non avevo mai sentito la splendida voce di Amaryllis Uitterlinden che duetta con lui in molti brani dell’album (ed in particolare in quello che ho scelto per il frammento di oggi). E già, perché come quasi sempre mi accade, il primo colpo di fulmine è stato per la voce di questa fanciulla (lei davvero pressoché sconosciuta, al punto che solo la sezione olandese di Wikipedia le dedica qualche riga). Eppure Ozark Henry (nome d’arte di Piet Goddaer) non è proprio un ragazzino, essendo un mio quasi coetaneo (classe 1970) ed avendo all’attivo, con questo, ben sette album, il primo dei quali datato 1996 – e all’epoca, un signore cui prima o poi dovremo davvero dedicare un frammento, tale David Bowie, lo aveva definito il miglior album di debutto che avesse mai sentito.
Ma sarà il fatto che da noi i musicisti belgi non è che proprio spopolino, oppure sarà perché semplicemente io non ho poi questa cultura musicale a 360° che invece vorrei avere… sarà l’acqua, sarà l’aria… sarà il caffé, che volete che vi dica? Io Ozark Henry fino a una dozzina di giorni fa non lo conoscevo proprio. E poi però nell’arco di due giorni ho sentito per ben due volte passare in radio questo pezzo (che trovo splendido) e per fortuna la seconda volta sono riuscito a segnarmi i nomi di questi due personaggi (che non sono proprio così facili da pronunciare e ricordare) e ho potuto risalire al video e scoprire poi che il nuovo album sarebbe uscito oggi.
Nel frattempo, esattamente una settimana fa, è uscito un altro album che aspettavo da fine novembre, ovvero High Hopes di Springsteen (che come ormai dovreste sapere è “lievemente” il mio cantante/musicista/artista/uomo preferito) e devo ammettere che c’è voluto più di qualche ascolto per riuscire ad apprezzarlo come merita; insomma, non si trattasse di un album di Bruce, avrei osato dire che ne ero rimasto quasi deluso, o forse meglio, che non ne sono rimasto folgorato al primo ascolto come invece ad esempio era successo un paio di anni fa con Wrecking Ball (no, non sto parlando del brano di Miley Cyrus, di cui sicuramente conoscete il video nel quale cavalca una “palla da demolizione”, ma dell’album del Boss).
Ma perché vi dico ciò? Perché invece questo Stay Gold, che ho acoltato tutto d’un fiato questa mattina, è stato davvero una gradita conferma fin dal primo ascolto. Conferma dell’ottima impressione che mi aveva fatto il singolo “I’m Your Sacrifice” (che in realtà ha preceduto di un paio di mesi l’uscita dell’album) ovvero il brano cui dedico questo post.
E finalmente, direte voi, arriviamo a parlare del frammento… e invece no, o almeno non proprio. Da un lato perché il frammento è proprio difficile da scegliere e dall’altro perché non voglio assolutamente essere da meno del “maestro” Alex e quindi aggiungerò ancora qualche cosina prima di arrivare al punto.
So che adesso darò una enorme delusione a tutte le mie fan di sesso femminile (come dite?!? Quali fan??? …no, questa invece non ve la perdono…), ma dovete sapere – e forse già lo sapete – che c’è una signora JohnsonGreevax (ebbene, si…) alla quale, ovviamente, faccio ascoltare i vari brani/frammenti di cui parliamo nel blog (spesso in verità li ascolta DOPO la pubblicazione del post, ma questa volta le ho fatto sentire “I’m Your Sacrifice” PRIMA) e che normalmente, quando le cito l’artista e/o il brano solleva un sopracciglio e storce lievemente la bocca prima di escalmare cose del tipo: “Chi?!?” oppure “Mai sentito…” o ancora “Ma tu, ascoltare musica normale, mai eh?” dove, onestamente, non ho ancora ben capito cosa significhi per lei musica normale, ma evidentemente qualcosa di diverso dai frammenti che commento. E anche questa volta non ha fatto eccezione… e così, durante la visione del video, più che alla canzone, la sua attenzione era rivolta alle immagini e il suo commento è stato “ma il testo centra qualcosa con quello che si vede?” perché il cuore nella scatola (guardate il video per capire) non era proprio di suo gradimento.
E il testo effettivamente centra con il video per il fatto che questa canzone parla di un rapporto in bilico, nel quale ci si mette in gioco e si rischia e alla fine si è pronti a sacrificare tutto (il proprio cuore) per l’altro/a perché, nonostante gli inganni, in fondo ci si crede ancora… insomma, le immagini forse sono un po’ “disturbanti”, ma secondo me in realtà il tutto è molto romantico.
Il frammento… come dicevo è molto difficile da trovare, anche per questioni puramente pratiche in quanto il video ufficiale presenta la versione radio edit del brano, più corta di oltre un minuto rispetto alla versione contenuta nell’album, quindi spiegarvi esattamente dove ascoltare il frammento non sarebbe facile… ma il vero motivo è che il brano non ha delle variazioni di ritmo o di melodia tali da consentire l’identificazione di un punto specifico da “pelle d’oca”… al primo ascolto, come vi ho detto, il momento da colpo di fulmine è stato il primo “Am I loosing it now…” cantato della Uitterlinden, ma mi rendo conto che così non sono molto professionale, quindi, dovendo effettuare una scelta, la mia ricade sulla reprise che precede il finale e che inizia al minuto 2:41 nel video e al 3:30 (circa) nella versione album, insomma ascoltatevelo che fate prima…
Il frammento
E dopo tutto ciò e prima di lasciarvi all’ascolto del brano completo e alla visione del video, che altro aggiungere? Il mio consiglio è quello di ascoltarvi anche il resto dell’album e specialmente “We Are Incurable Romantics” (e così, alla fine, avete capito qualche cosa di più circa il sottoscritto) e “Plaudite Amici Comedia Finita Est” (che, secondo me, uno che ha il coraggio di intitolare un pezzo pop in questo modo, merita già di per sé una standing ovation).
Io, nel frattempo, mi sto già dando da fare per procurarmi una copia dell’introvabile “I’m Seeking Something That Has Already Found Me” e sentire se il signor Bowie aveva ragione (…ma poi, in fondo, anche se la pensassi diversamente, chi sono io per dargli torto?).
Il link al brano completo
VOTO
In questo momento per me 5 stelle!
…I’m still a believer…