Ozono estivo

Da Ortoweblog

Non è bello andare nell’orto e ritornare dopo poco su in casa, ma l’estate con la O maiuscala (dove “O” sta per ozono) è arrivata quando io ho finito le ferie. Qui in città l’aria è pesante come pietra, il caldo è ovunque e si sprigiona dall’asfalto, dai muri delle case, dalla carrozzeria delle automobili. Si salva un poco il centro storico, dove in alcune vie dei fili di aria fredda escono dalle cantine dei palazzi sei e settecenteschi. Tornando a casa dal lavoro questa sera, in bicicletta, mi facevano male gli occhi… aria irrespirabile, e non la tagli neanche con il coltello.
Detto questo ritorniamo all’orto. Come ogni estate le colture hanno invaso luoghi non loro e hanno segnato un loro sentiero zigzagando a ufo. Raccolgo pomodoro, zucchine, una melanzana. Mi faccio pungere dalle zanzare tigre senza opporre troppa resistenza. E pensare che il proprio orto si vorrebbe goderselo in pace, ma tra le zanzare e il caldo lo guardo con nostalgia dalla finestra della mia camera.
Scusatemi ma questo post è senza foto, non ci provo neanche a prendere la macchina fotografica e cambiare l’obiettivo. Troppo caldo…
A presto (verso tempi migliori),
Davide

Nota: scusami Letizia, ma non riesco proprio a cercare informazioni se le larve di coccinella ci vedono. Il caldo agita in maniera inconsueta i miei neuroni, ma ti prometto che appena il tempo volge ad un clima più mite farò delle ricerche e qualche risposta ti darò. Spero sempre che qualche entomologo segua il blog e – come è accaduto in passato – sappia soddisfare qualsiasi tipo di domanda… e se le larve ci vedessero?
Ancora saluti,
Davide



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