Da quando sono stati creati, i videogiochi, hanno attratto un gran numero di persone, al punto da creare un vero e proprio fenomeno di massa, oggetto di investimenti molto sostanziosi da parte dei produttori di console e games e di studio sociologici da parte di psicologi e antropologi. La loro fama è estesa a tutto il pianeta e alcuni di loro sono dei veri e propri “credo” per i fan accaniti, con un business legato alla distribuzione di gadget e riviste specializzate davvero molto fruttuoso.
Insomma i videogames hanno tutte le caratteristiche per assumere un ruolo davvero importante nella storia dell'essere umano ed ad avvalorare questa tesi ci pensa il MoMA di New York (Modern Art Museum), che ha deciso di esporre nella Philip Johnson Gallery , come annunciato dalla direttrice della sezione Architettura e Desing Paola Antonelli, quattordici tra i titoli più famosi, come vere e proprie opere d'arte. Quattordici videogames che hanno fatto la storia delle console e dei giochi da sala. Non poteva perciò mancare Pac-Man, emblema dei videogiochi e detentore del record id maggior numero di macchine costruite (231 milioni), Tetris, altro gioco che ha tenuto occupate a sistemare le file di mattoncini diverse generazioni, ma non mancano di certo titoli come Another World, Portal e The Sims.
Tra i criteri utilizzati, dal team di tecnici scelti dalla direzione del museo newyorkese, ci sono l'estetica, l'organizzazione dello spazio e del tempo. È importante sottolineare che il progetto del MoMA prevede anche l'acquisto del codice sorgente dei giochi per adattarli agli standard dei Pc e delle console moderne.