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Pacco completo!

Creato il 02 maggio 2013 da Patuasia

Riceviamo dal consigliere comunale di minoranza di Saint-Vincent, Paolo Ciampi, e volentieri pubblichiamo.

Nell’ultimo Consiglio comunale di Saint-Vincent abbiamo presentato un’interpellanza per fare una radiografia alla Biennale d’Arte Sveart, svoltasi dal 29 novembre 2012 al 31 gennaio 2013. L’evento è stato interamente finanziato con 300 mila euro dalla Regione (concessi, parole del presidente Rollandin, sulla base di un progettino accompagnato da un semplice parere favorevole dell’Associazione InSaint-Vincent, la partecipata del Comune che gestisce gli eventi turistici della cittadina termale) e 200 mila euro dal Casinò. Mezzo milione di euro che, tramite InSaint-Vincent, è finito alla Elede Editrice, organizzatore della manifestazione. Abbiamo chiesto di sapere quali persone e quali ditte hanno effettuato prestazioni retribuite nell’ambito della manifestazione e l’importo di tali prestazioni. Nessuna risposta: la Elede ha fornito il “pacchetto” completo e non è dato sapere chi si sia giovato di una parte di questi soldi pubblici. Un’altra domanda chiave ha riguardato gli sponsor: secondo la maggioranza Sveart ha avuto un grande successo (le cifre: 1.200 visitatori non paganti in 60 giorni), ma nessuno sponsor privato si è fatto avanti per la seconda edizione. “È la crisi”, ci è stato detto. Sì, ma la crisi c’è da oltre quattro anni, vale a dire da molto prima che si decidesse di realizzare Sveart. Dunque, si sapeva fin dall’inizio che sarebbe stata durissima trovare sponsor e fin dall’inizio la condizione per procedere con la Biennale d’Arte avrebbe dovuto essere quella di trovare finanziamenti privati. Senza di essi, la seconda edizione ben difficilmente si farà: nel 2014, la Regione e il Casinò avranno la possibilità di elargire ancora 500 mila euro? Sullo svolgimento della seconda edizione avevamo posto una domanda netta: “Si farà o no?”. La risposta disarmante è stata: “Non si sa”. Tiriamo le somme: un evento di “straordinario successo”, che però non ha trovato sponsor privati, che difficilmente vedrà una seconda edizione, ma che ha consentito ad alcuni ignoti di accedere, in un periodo di crisi generalizzata, ai soliti “aiutini” della Regione.


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