La competizione in azienda può impedire ai dipendenti di raggiungere la pace interiore. La dirigenza aziendale cerca infatti di mantenere una produttività elevata del personale adottando varie strategie per favorire la competizione. I dipendenti più produttivi spesso vengono elogiati ed usufruiscono di minori controlli sul proprio operato. Questo atteggiamento della dirigenza è utile per selezionare i collaboratori più obbedienti e disponibili ad eseguire un lavoro senza riflettere sugli effetti del proprio operato. La competizione viene favorita anche sollecitando i collaboratori a superare gli ostacoli con l'uso dell'autorità e dell'arroganza. Gli obiettivi di produttività prevalgono sui diritti del dipendente a collaborare, cooperare o riflettere sul proprio operato. La competizione tende ad incrementare la conflittualità ed a ridurre la solidarietà tra dipendenti e reparti aziendali. L'incremento della produttività derivato dalla competizione tra i dipendenti solitamente pregiudica la qualità del prodotto o servizio offerto alla clientela. Il dipendente viene stimolato a rispettare la competizione e quindi perde il contatto con sé stesso e le risorse interiori. Il dipendente rischia un incremento della conflittualità interiore tra la necessità di affermarsi nell'ambiente di lavoro e creare equilibrio od armonia in sé stesso ed evolvere. La pace interiore del dipendente può diventare irraggiungibile se viene sollecitata continuamente la competizione in azienda. La pace interiore del dipendente è essenziale per crescere ed integrare nella professione i propri talenti. Il clima di competizione tra dipendenti sollecita comportamenti mediocri o superficiali nell'organizzazione del lavoro. La competizione in azienda spesso favorisce un incremento degli sprechi e dei danni al prodotto o servizio offerto ai clienti. La competizione favorisce anche un comportamento ottuso dei dipendenti ed il ricorso ad atteggiamenti ingannevoli ed illegittimi da parte della dirigenza. La competizione favorisce anche la somatizzazione delle tensioni e dei conflitti tra i dipendenti e l'incremento dei disturbi o delle malattie a livello psicofisico.