PADANI, MIEI FEDELI PADANI

Padani, miei fedeli padani,
come avete visto mi sono dimesso,
e mio figlio ha seguito il mio esempio.
Avevate capito il significato del gesto del dito medio?
Era per voi.
Se non l’avete capito,
adesso lo avete sentito.
Fa male.
Ora un pettine pulisci tutto,
tal Maroni con la scopa in mano,
raschia, raschia forte,
per cacciare i ladroni di casa,
farà piazza pulita, così dice.
Non ci riuscirà, le radici ladrone sono profonde,
abbiate fede, tutto tornerà come prima.
Il cerchio magico, con altri nomi, si rifarà,
con Maroni (forse) al mio posto, ma la dirigenza non cambierà.
Calderoli, Cota e Zaia,
con Bricolo, ci saranno ancora.
La Rosi, quella mora, mia badante e militante,
non mollerà,
le piacciono troppo la sedia, i diplomi e le lauree a pagamento.
E’ una dura, pura razza celtica,
capelli neri, ma si può rimediare.
Terrona vera, ma la fede padana supera qualunque ostacolo.
Io la terrona vera l’ho persino sposata
e ben tre figli mi ha dato
Intanto la pensione me la sono fatta, mia moglie anche,
i miei figli pure.
Come sapete, io non c’entro,
non sono neppure indagato, mio figlio nemmeno,
Per tutto il resto arrangiatevi e,
se proprio insistete, vi mostro di nuovo il dito medio,
o meglio ancora ciò che rimane di quello che
non è più duro.
