Padoan: “Rispetteremo i vincoli europei”. Renzi: “Ue non faccia lezioni”

Creato il 12 settembre 2014 da Nicola933
di Mario Marrandino - 12 settembre 2014

Il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan afferma che il target del deficit al 2,6% era “un obiettivo compatibile con un quadro macroeconomico diverso, e comunque rispetteremo i vincoli”. “La Bce ammette che il quadro macroeconomico è molto peggiore di sei mesi fa e c’è l’ovvia implicazione per i conti pubblici”.

Matteo Renzi su Twitter: “Noi rispettiamo il 3%. Siamo tra i pochi a farlo. Da europa dunque non ci aspettiamo lezioni, ma i 300 miliardi di investimenti #junker“.

Jeroen Dijsselbloem, il presidente dell’Eurogruppo: “Credo che tutti siano d’accordo sull’idea che le priorità in Europa siano la crescita e l’occupazione, il grande dibattito è su quali politiche usare per ottenere la crescita occupazionale e l’occupazione e quale mix di politiche si tengano insieme”. E a lui si accoda anche Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze tedesco: “Siamo in un ambiente economico che richiede un rafforzamento degli investimenti in Europa, Germania inclusa”.

Nel mentre, la Francia ha richiesto di spostare al 2017, proposta che comunque dovrà passare al vaglio della commissione Ue,  il rientro del rapporto deficit/pil, attualmente sopra il 3%, al 2017. Padoan: “Parigi è Parigi” e da parte della Germania “non ci sono resistenze, c’è accordo” su un patto per la crescita in Europa: “Il patto per la crescita è una proposta di tutti, è già sul tappeto, si fonda su riforme strutturali, mercato interno e finanza per la crescita”.


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