Sembra che i ladri siano entrati da una porticina dimenticata forse aperta e in qualche modo gli ignoti avrebbero forzato la porta dell’ambulatorio diretto dal dottor Giampiero Avruscio.
L’ecodoppler rubato aveva due sonde e il software interno contenente i filmati relativi al quadro clinico di moltissimi pazienti .
Il furto ha un sapore strano infatti oltre il macchinario non manca nulla, l’ecodopppler aveva un valore di circa 30 mila euro ed concesso in comodato d’uso all’ospedale dalla Fondazione «Smuovi la vita».
Tra l’altro è utile ricordare come riporta il Corriere del Veneto che l’ambulatorio di Avruscio nei mesi scorsi era finito nell’occhio del ciclone perchè autorizzato dalla Regione a sperimentare il metodo Zamboni per la cura della sclerosi multipla (da qui l’utilità dell’ecocolordoppler) ma eliminato dal protocollo dall’Azienda ospedaliera di Ferrara, guida dello stesso, per averne parlato sui giornali.