a cura di Iannozzi Giuseppe
Il collegio dei giudici del tribunale di Cosenza, presieduto da Antonia Gallo, ha condannato anche il segretario, Antonio Gaudio, a 6 anni e 3 mesi per lo stesso reato.
I pubblici ministeri Adriano Del Bene e Salvatore De Maio avevano chiesto una condanna ad otto anni di carcere per Fedele Bisceglia e sei anni di reclusione per Antonio Gaudio, segretario del frate e imputato per lo stesso reato. Padre Fedele Bisceglia finì in carcere il 23 gennaio 2006 per i cinque stupri denunciati dalla suora. La donna riferì d’esser stata costretta ad assumere dei farmaci, che l’avrebbero resa completamente succube dei suoi presunti violentatori. L’accusa ha incentrato il processo sull’esuberante personalità dell’ex frate missionario, noto per la sua passione calcistica, da vero ultrà, per la squadra del Cosenza e per avere convertito una pornostar, mentre la difesa ha puntato sulla mancanza di prove consistenti che confermino le violenze.
«Vergognatevi tutti, magistrati, suore e preti, perché è stato condannato un innocente». Così l’ex frate subito dopo la conferma della condanna: «Avete infangato un sacerdote onesto. Si tratta di un complotto messo in piedi ai miei danni. È la pagina più dolorosa mai scritta dalla magistratura di Cosenza». Nell’ottobre 2007, Fedele Bisceglia fu espulso dall’Ordine generale dei frati minori cappuccini non per la vicenda processuale, ma per le sue intemperanze di ultrà che gli erano già costate tre ammonimenti.
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