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Paesaggi e Passaggi: la Puglia di Giuseppe De Sario

Creato il 26 marzo 2014 da Dietrolequinte @DlqMagazine

Teresa Silvestris 26 marzo 2014 

Campi di grano, oliveti, pianure, colline, grotte, insenature. E poi castelli e masserie, abbazie e cattedrali, città bianche dove nella controra, l’ora contraria a tutte le cose, la vista è abbagliata dalla troppa luce e si avverte, forse per eccessivo contrasto, l’oscurità del cuore. Terra metamorfica e cangiante nei suoi immensi panorami come nei suoi angoli più nascosti, la Puglia è un puzzle di paesaggi che quasi mai rimangono dove li si è lasciati sconfinando inevitabilmente in un ricordo o in una nostalgia.

Paesaggi e Passaggi: la Puglia di Giuseppe De Sario

Per l’artista barese Giuseppe De Sario, da sempre e non solo per ragioni affettive, la Puglia rappresenta il solo posto possibile. Conosciuto come il “pittore di luoghi desueti”, la sua Puglia non è una semplice veduta ma la visione di un mondo a parte dove il dolore, la sofferenza, l’orrore e la tragedia, risultato della disgregazione dei valori, non hanno mai neppure sfiorato la realtà. Le barche solitarie in riva al mare, gli oggetti di vita quotidiana immersi nelle tante sfumature del cielo, i volti di donne e bambini, le case di campagna, i fiori, gli uccelli e persino gli elfi dei boschi richiamano alla mente le misteriose corrispondenze baudelairiane, i profondi e invisibili legami tra i vari elementi della natura che il pittore-poeta indaga e compone in una scena il cui vero soggetto è la concordanza di forme, colori, profumi e suoni.

Paesaggi e Passaggi: la Puglia di Giuseppe De Sario

I pochi e ordinari oggetti raffigurati in Caffè alla Masseria Casacapanna descrivono una delle tante mattine nella campagna di Capitanata e svelano il carattere di questa terra, un insieme armonico tra meraviglie del creato e tracce di presenza umana. Il campo sullo sfondo vorrebbe quasi tracimare dalla tela per estendersi fino a un orizzonte lontanissimo mentre il tempo non esiste, non può essere misurato in una dimensione emozionale avulsa da ogni altro sistema. Tutto è sospeso, afferma lo stesso De Sario, tra fiaba e poesia. Anche le barche ormeggiate nella piccola insenatura di Nel cuore delle Tremiti e le casette di Paesaggio pugliese sembrano emergere da un libro di racconti fantastici, da un miraggio. In ogni dipinto c’è la massima attenzione all’equilibrio cromatico e compositivo. A seconda dell’effetto che desidera ottenere, l’artista gioca con le diverse possibilità che luce e colore possono offrirgli dando vita alle sue famose “luminescenze” e prova di una straordinaria capacità tecnica.

Paesaggi e Passaggi: la Puglia di Giuseppe De Sario

Tra le tante chiavi d’interpretazione delle opere di Giuseppe De Sario quella più accreditata è sicuramente il “luogo”. Egli è un paesaggista nel senso più ampio del termine. I territori che prendono forma sulle sue tele sono il frutto di una personale rielaborazione degli spazi fisici abilmente tramutati in scorci insoliti. Contemplazione, descrizione e interpretazione sono le tre fasi del processo creativo attraverso il quale vengono restituite al pubblico atmosfere di sogno. Il passo dalle regioni del tangibile a quelle dell’etereo è breve, il transito così naturale e spontaneo da risultare quasi inavvertibile. Ci sono paesaggi che ispirano passaggi che conducono ad altri paesaggi e non è un gioco di parole o uno scioglilingua. È la Puglia inusitata di un pittore lirico.

 

In copertina: Nel cuore delle Tremiti

 

Paesaggi e Passaggi: la Puglia di Giuseppe De Sario

     

     

     


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