Dieci giorni fa si parlava con amico Senatore e, si è lasciato sfuggire questa frase: stiamo preparando una modifica, mediante la quale se il creditore non è in regola con il pagamento dei contributi per i propri dipendenti si vedrà trattenere dalle pubbliche amministrazioni debitrici gli importi che consentono di regolarizzare l’inadempienza; poi ho saputo che è stata votata da tutti i partiti, compreso il M5 stelle.
Io però ho fatto presente questo: se i debiti che il creditore ha sono stati, per così dire, oggetto di passaggio ad equitalia, con conseguente aumento sropositato di interessi e sanzioni, perché dovete fargli pagare questi oboli se è per colpa vostra che non ha pagato?
Non sarebbe meglio fare una modifica che tenga conto di questo; dettandogli questa forma: se il creditore non è in regola con il pagamento dei contributi per i propri dipendenti si vedrà trattenere, dalle pubbliche amministrazioni debitrici gli importi che consentono di regolarizzare l’inadempienza. Se le somme da riscuotere sono gravate da interessi e sanzioni, tali non devono applicarsi nel computo delle detrazioni.
Questo proprio per evitare di essere tassati e martoriati ingiustamente.
Risposta: questa modifica non si può fare.
Come può lo Stato essere così menefreghista con le persone che lo finanziano?
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