Non una serata felice per il Bayern Monaco, che comunque merita gli applausi del suo polo. Müller super.
Guardiola (6) lo aveva detto anche alla vigilia: " Sarà fondamentale non prendere gol". Il Bayern Monaco ha dato il cuore in campo e tre gol li ha fatti al Barcellona stellare di Luis Enrique ma ne ha presi due. 3-2 il risultato finale. Neuer (6) ci ha messo tutto il suo talento per sventare le minacce blaugrana anche se sul secondo gol di Neymar avrebbe potuto fare qualche cosa di più. I due difensori centrali Boateng (5) e Benatia (6) si sono persi Neymar e Suarez in occasione di entrambe le reti, arrivate da assist del pistolero per il brasiliano. Un voto in più per Benatia in virtù del colpo di testa vincente che ha aperto le marcature.
Rafinha (5,5) come al solito non ha osato ma il suo dovere può dirlo di averlo compiuto. Così come Bernat (6), ha saputo interpretare la sua parte nello scacchiere di Guardiola. Bernat è stato comunque più incisivo in fase di spinta, puntando l'uomo più di una volta. Il centrocampo del Bayern è stato gestito dal Xabi Alonso (6) che come un metronomo certosino ha dettato i tempi. Al suo fianco ha lottato Bastian Schweinsteiger (6,5), per lui anche un assist sul 3-2 di Mueller oltre a qualche tiro dalla distanza. Il capitano Lahm (6,5) non ha mai alzato bandiera bianca anche quando la squadra era in svantaggio di un gol. Un po' impreciso nei cross, ma strenue nelle sue rincorse lungo la fascia destra. Esce al 68° per fare posto a Rode (6). Sul lato opposto in teoria c'era Thiago Alcantara (6,5). Solo in teoria perché senza Ribery e Robben lui era l'uomo di maggior creatività del Bayern, autorizzato a spaziare con più libertà d'azione. Non deve essere stato semplice scontrarsi con il suo passato. Ma non appena lui, Thiago, accelerava il Bayern creava superiorità numerica e occasioni pericolose. Peccato non sia stato costante.
Là davanti si è fatto sentire Robert Lewandowski (6,5); questi si è mangiato qualche gol di troppo nel primo tempo ma al 59° si è smarcato con un numero alla Van Basten e ha infilato Ter Stegen per il gol del pareggio temporaneo. Al suo fianco Müller (7) si è sempre fatto trovare pronto, ha corso tantissimo e l'ha imburrata con un destro a giro dei suoi. Più che meritata la gioia del gol che decreta una vittoria consolatrice, utile solo per lenire i dolori del giovane Pep, talvolta prigioniero del suo concettualismo. Qualche rimpianto ci viene quando vediamo come Goetze (sv), entrato all86° al posto di Mueller, controlli la palla negli scampoli finali. Chissà perché non gli sia stato concesso un minutaggio maggiore? Da segnalare anche l'ingresso in campo di Javi martinez (sv), a sette mesi dall'infortunio al crociato nella Supercoppa di Germania persa contro il Dortmund.
Il pubblico dell'Allianz Arena (7) non ha mai smesso di incitare i suoi e nel finale del match tutti si sono alzati in piedi per tributare la meritata standing ovation. Un grande spettacolo di civiltà e attaccamento alla squadra.
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