Pagelle elettorali

Creato il 28 febbraio 2013 da Ilbocconianoliberale @ilbocclib

PD VOTO 4 : Come ha saggiamente detto Bersani “Sono primi ma non hanno vinto”. Rispettosi delle proprie tradizioni , i democratici riescono come nessun altro a perdere elezioni già vinte in partenza : ottengono la maggioranza assoluta alla camera ma il senato è ingovernabile. Campagna elettorale condotta senza alcuna forza e relegata all’insignificanza : si consiglia vivamente il licenziamento immediato dei responsabili marketing e l’inizio di un ‘azione di retrenchment. Azione che, bisogna dirlo, già sarebbe avvenuta per mano di Renzi se il PD non avesse deciso che solo con Bersani ci poteva essere un ‘ “Italia Giusta”

SEL VOTO 3 : Si allinea alla generale disfatta della sinistra ma con una chicca in più : ebbene si signori la tanto decantata Puglia ( quella che a sentir loro sarebbe stata magistralmente governata da Vendola) è andata al centro-destra. Per dirla con le parole usate dall’ex governatore per descrivere gli insediamenti umani ad Ercolano in un immaginifico passaggio di vulcanologia applicata, nel centro-sinistra c’è “la catastrofe incombente, come un pensiero estremo che ci spinge a cercare un riparo che non troveremo nella fredda tecnica ma nell’abbraccio solidale, nella rete cooperante, nella catena umana che rimbalza come luce assoluta dal buio della disperazione laica de La Ginestra di Leopardi”. Constatata la connaturata capacità del soggetto di librarsi sulle ali della metafora con disinvolta eleganza , consigliamo una carriera da poeta.

PDL VOTO 8 : O meglio Silvio Berlusconi Voto 8 . Due mesi fa il centro destra veniva dato bassissimo nei sondaggi e a molti il ritorno del Cavaliere era sembrato non dissimile da un Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento. L’uomo di Arcore però  ha inanellato una rimonta stratosferica che lo ha portato vicino al successo pure alla camera. Grazie al ricco quanto inaspettato bottino elettorale il centro destra sarà un interlocutore obbligato per qualsiasi governo che si voglia formare.

LEGA NORD VOTO 5 : Più che per meriti propri  alla fine la lega porta a casa un risultato soddisfacente (seppur sotto le aspettative) sempre grazie al cavaliere che ha dettato contenuti , tempi e ritmi della campagna elettorale della coalizione. Con la vittoria in Lombardia ha poi dimostrato che, al di là di scandali e inchieste , quello che importa alla fine dei conti è avercelo duro.

M5S VOTO 9 : Beppe Grillo è l’indiscusso vincitore di queste elezioni. E’ riuscito a catalizzare il consenso del voto di protesta ponendosi come unica alternativa ai partiti tradizionali e riuscendo di fatto ad oscurare gli altri due outsiders ( Fermare il Declino e Rivoluzione Civile ).

RIVOLUZIONE CIVILE VOTO 4 : Coerentemente al proprio nome ha realizzato una vera e propria rivoluzione civile liberandoci da Ingroia e Di Pietro in un colpo solo. L’innalzamento del livello di civiltà del nostro paese resa possibile da questo movimento è poi ancora più evidente se si pensa che esclusa dal parlamento ci sia rimasta gente del calibro di Angelo Bonelli , uno che speculava con sicuri sillogismi sull’abolizione del motore a scoppio nei prossimi cinque anni.

FERMARE IL DECLINO VOTO 4 : Le importanti personalità accademiche e del mondo del lavoro, l’alto livello di competenze dei propri membri e l’effetto novità non sono bastati a FID per entrare in parlamento. Pesa sicuramente lo scandalo che ha colpito Oscar Giannino a pochi giorni dal voto, ma più in generale sembra che sia mancata una più ampia abilità politica nel rivolgersi alla pancia degli italiani. Anche  questa esperienza politica si è però portata con sé qualcosa di positivo : è stata infatti organizzata a chicago una festa di laurea per Oscar Giannino in cui ,a detta dei partecipanti , si sentiva continuamente in sottofondo la canzone “ Laur(e)a non c’è “.

TERZO POLO VOTO 5 : Con una campagna elettorale condotta all’insegna dell’ambiguità , il trio Monti-Fini-Casini delude fortemente le aspettative. Fa discutere il posizionamento di Monti che si è tirato la zappa sui piedi prima alleandosi con l’UDC e FLI ( cosa che gli ha reso impossibile presentarsi come novità) e successivamente lasciando intendere in anticipo che avrebbe fatto un accordo post-elettorale con il centro-sinistra ( alienandosi cosi’ ogni possibilità di rubare voti al centro-destra).Tra le fila del terzo Polo si annida inoltre il trombato per eccellenza di queste elezioni : Gianfranco Fini. L’uomo della casa di Montecarlo è già diventato preda degli sfottò del mondo politico tanto che lo stesso Emilio Fede avrebbe affermato che per festeggiare l’evento andrà nudo sul balcone di casa. Direi che nonostante la volontà di presentarsi come un’offerta politica nuova, l’unica novità è quella sensazionale di aver tenuto fuori dal parlamento fini e di aver mangiato voti all’UDC. Un grazie , seppur timido , è d’obbligo.

Alessandro Baggio


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