Ryder Hesjedal 10 e lode
Il primo canadese a vincere il Giro. Ultimo degli ex postini di Lance Armstrong a fare bene in un Grande Giro; a 31 anni conquista un successo inaspettato per molti, ma non per lui e per la Garmin che aveva puntato sul canadese già da quest'inverno. Si è rivelato il corridore più continuo e completo, difendendosi alla grande in salita e dimostrandosi in alcune circostanze come sull'Alpe di Pampeago il più forte anche in montagna. Sullo Stelvio ha tirato per gran parte dell'ascesa, senza che nessuno degli altri uomini di classifica gli desse un cambio; un'azione che ha ricordato quella di Evans dello scorso anno al Tour, e visto l'epilogo di oggi le analogie si susseguono. Nella crono odierna, infatti, ha spinto sia da subito recuperando i 31 secondi che lo separavano da Rodriguez, così come fece il campione australiano lo scorso anno con Andy Schleck.
Joachim Rodriguez 9
Ha perso il Giro per 16 secondi. Lo spagnolo ha dimostrato di essere migliorato tanto a cronometro, ma per un pelo non è riuscito a portare a casa la vittoria. Il suo Giro resta comunque strepitoso, con due vittorie di tappa e 10 giorni in maglia rosa; ha tenuto alla grande sulle salite lunghe a lui non molto congeniali, confermando i miglioramenti degli ultimi anni.
Thomas De Gendt 9
Ha strappato il podio a Scarponi, piazzandosi quinto assoluto nella classifica di tappa. A 25 anni il belga si dimostra un corridore molto interessante per le corse a tappe; non era facile, infatti, fare così bene dopo l'impresa nella tappa di ieri, dimostrando grande capacità di recupero. In chiave futura, viste le sue qualità di cronoman sembrerebbe più adatto al Tour de France.
Michele Scarponi 6,5
L'unico italiano che ha tentato qualche scatto in salita. I suoi scatti alla fine non hanno prodotto quel che si aspettava, ma almeno ci ha provato. Non si è arreso nemmeno ai crampi, dimostrando la grinta e il carattere che lo contraddistinguono.
Come nel 2010 perde il podio per pochi secondi, per l'esattezza 26. Ha chiuso la crono in 24esima posizione, in linea con Rodriguez e Basso.
Ivan Basso 4
Era il grande favorito del Giro, dopo la splendida vittoria del 2010. Non è stato, tuttavia, all'altezza della situazione, ci si aspettava che sulle grandi salite imprimesse un ritmo tale da staccare tutti gli altri come fece due anni fa sullo Zoncolan; invece nulla, sempre a ruota e in difficoltà sul suo terreno preferito. Si tratta del secondo flop consecutivo dopo il Tour 2011. Anche in quell'occasione, infatti, il varesino ebbe un vistoso calo nelle ultime tappe.
Marco Pinotti 8
Il 36enne ingegnere si conferma ancora una volta un grande corridore, aggiudicandosi come nel 2008 la crono finale del Giro sulle strade di Milano. Nella sua lunga carriera non ha vinto molte corse, tuttavia, il fatto che a 36 anni suonati corra ancora per una grande squadra, dimostra il valore di questo atleta in corsa e fuori.
Francesco Drago