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pagherete tutto

Creato il 30 gennaio 2012 da Plus1gmt

Marco e Stefania – due nomi di fantasia – abitano nel mio stesso quartiere, li conosco per via della scuola, la loro primogenita è stata compagna al nido di mia figlia. Marco fa l’artigiano in proprio, lavori di edilizia di interni come pavimenti e pareti, Stefania per lo più è casalinga e accudisce i tre figli anche se prima di avere il terzo ha ottenuto qualche lavoretto a tempo determinato part time. Marco e Stefania non sono sposati, la scelta dello stato civile dipende ufficialmente dalla loro visione della famiglia, in realtà dalla loro visione dello stare al mondo.

Marco infatti mantiene tutt’ora la propria residenza nella casa in cui ha vissuto prima di incontrare Stefania, un appartamento di edilizia popolare concesso ad un affitto più che irrisorio. Stefania così risulta a tutti gli effetti una ragazza madre, ottenendo benefici sul mantenimento dei figli, sulla loro istruzione, sulla sanità e sui servizi pubblici in genere che altrimenti, visto il reddito del marito, reddito effettivo e non dichiarato, dovrebbe pagare. In questo anonimato civico la sua quota è invece redistribuita sulle nostre tasse. Inutile entrare nei dettagli del reddito di Marco, il quale lavora senza interruzione vista la proliferazione di richieste di interventi di ristrutturazione di interni, ma, almeno fino ad oggi, rigorosamente in nero, consentendo a sé alla sua famiglia un tenore di vita al riparo da problemi. Non si fanno mancare nulla, insomma. Quindi oltre il danno, l’evasione totale recidiva, anche la beffa, contribuenti irregolari che sottraggono risorse alla collettività non avendone diritto.

Ora, a proposito degli efficaci controlli a tappeto incrociati tra Guardia di Finanza, Ispettorato del lavoro e Inps sui commercianti, le comunità come la nostra, quella composta da soggetti fisici involontariamente trasparenti al fisco, attende un analogo intervento altrettanto efficace nei confronti dell’altra comunità, quella dei soggetti giuridici volontariamente usi al sommerso. Considerando infatti il settore in cui opera Marco, la percentuale di operatori nella mia rete di conoscenze che non si fa scrupolo di danneggiare lo Stato e, di conseguenza, me, credo sia vicina al 100%. E, in tutta onestà, non saprei dirvi se provo maggiore fastidio per i grandi evasori, quelli dei capitali in Svizzera o delle Isole Cayman, o per Marco e Stefania e gli amici loro che dal basso, come un fenomeno carsico, sono stati tra le principali cause dello sgretolamento della stabilità stessa della convivenza civile, facendo venir meno la principale piattaforma su cui essa si appoggia. Sempre che lo si possa dimostare.



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