La pagina 69 di Le oscure priorità di Victoria, Veronica Campbell.
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Se ne andò al concerto per svagarsi finalmente il cervello e riuscire a liberarsi dalle sue prigioni mentali e sessuali almeno per qualche ora, ma proprio quando meno se l’aspettava un sms di lei lo fece sobbalzare dal posto in cui era seduto.«Finalmente, erano due anni che in questa città del cacchio non organizzavano un evento fichissimo come questo!» Ripetevano due dei suoi tre amici che si trovavano con lui allo stadio.«Ci credo, hai visto quanto è costato il biglietto? Una vera rapina!» Rispose lui.«Dai Sam che ti frega? Ti lamenti proprio tu che hai il paparino che ti fa la ricarica sulla cartuccia di plastica?» Gli disse il terzo.«Tanto con un paio di appendicectomie la tua paghetta è rimpinguata no?» Continuarono.«Certo, peccato che voi non stiate studiando medicina, avreste fatto un pacco di soldi anche voi se non foste così scoglionati!»Controbatté Samuel.«Senti chi parla!» Si sentì rispondere.Ridevano e scherzavano per ingannare l’attesa. Da qualche minuto aveva iniziato a cantare la solita squallida band sconosciuta che sistematicamente in quelle occasioni si portava via almeno un’ora e mezza per scaldare il pubblico in attesa che arrivasse la rockstar vera e propria. Sembrava filare tutto liscio e Sam si stava divertendo parecchio. Poi, verso le nove e un quarto, sentì nei suoi pantaloni vibrare il suo telefonino. Era Victoria, che da almeno mezz’ora gli aveva mandato un sms al quale lui non udì l’arrivo e gli stava facendo degli squilli. Il messaggio diceva: «Ti piacerebbe divertirti un po’ come ho fatto quella volta in pizzeria? Se ti va, mi trovi al cinema, ho solo un paio d’ore libere, mi troverai nelle ultime file. Un bacio, Vic.»Mandò tutto a fan culo, chissà quando gli avrebbe capitato di poterla rivedere e così, con una scusa assurda, si defilò dall’evento.«Ok piccola, aspettami lì, faccio più in fretta che posso!» Scrisse rispondendo alla sua milf.