Pagine tra Piccolo e grande schermo: The DUFF

Da Isahale

Ogni tanto ci ritroviamo con nuovi adattamenti televisivi o cinematografici di romanzi che ci hanno, in un modo o nell'altro, appassionato. Stavolta non fa differenza: sono giunta da poco a conoscenza di un adattamento cinematografico che arriverà nelle sale nel 2015 e che si baserà sulle pagine di un libro che ho apprezzato non poco, di un'autrice molto brava a descrivere le vite degli adolescenti e particolarmente convincente nel coinvolgere i lettori. Il libro in questione è The DUFF, di Kody Keplinger di cui potete trovare la mia recensione cliccando qui. 

La trama è stata modificata, com'è spesso prevedibile quando si parla di adattamenti, ed è attualmente questa (scritta dalla CBS):
Bianca è una normale liceale all'ultimo fino a quando il suo mondo non viene distrutto con la scoperta del nome assegnatole dagli altri studenti: la DUFF (Designated Ugly Fat Friend) del suo gruppo di amiche più carine e popolari di lei.Ora, nonostante i consigli del suo insegnante preferito, Bianca metterà da parte le distrazioni causate dalla sua cotta, Toby, e sceglierà Wesley, viscido ma affascinante, per reinventarsi. Per salvare l'ultimo anno di liceo dal diventare un disastro totale, Bianca dovrà trovare il coraggio necessario per sfidare la creatrice di quelle spietate etichette, Madison, e ricordare a tutti che nonostante l'aspetto o i modi di fare, siamo tutti dei DUFF.
Modifiche, modifiche, modifiche. Ammetto che adattare un romanzo come The DUFF senza aggiungere modifiche sarebbe stato abbastanza assurdo. Non presenta molti avvenimenti - è più un viaggio dentro la testa di Bianca e il suo riscoprire se stessa, bello da leggere grazie al punto di vista super-cinico della protagonista e Wesley, ma impossibile da rendere su schermo senza inglobarlo in una storia più ampia. Il problema? Inglobare libri di questo genere in una storia più ampia è un modo come un altro per prendere i personaggi e usarli in contesti completamente diversi. Verrebbe quasi da chiedersi quale sia il senso di adattare un romanzo se quel che si desidera alla fin fine è solo averne il nome. Evitare di sforzarsi per creare sceneggiature originali? Qualcosa mi dice che c'entri più il fatto che chi si occupa di questi adattamenti voglia accaparrarsi il fanbase del libro per assicurarsi incassi gratuiti, anche di fronte alle solite porcherie cinematografiche.
Fatto sta che The DUFF si farà e posso solo essere contenta per la Keplinger, che avrà l'occasione di farsi pubblicità grazie al film. Non mi aspetto niente di che, anche considerati alcuni nomi che ho visto nel cast (Robbie Amell nei panni di Wesley...?) e non so neppure se lo guarderò vista la reticenza che già provo al solo avvicinare le parole "The DUFF" e "film". Per adesso l'unica sensazione che mi dà la sinossi è di essere davanti a un romanzo interessante la cui storia è stata presa e reinventata nel tipico stereotipo americaneggiante, che non avrà nulla di più dei soliti film commerciali con le stesse ambientazioni e stessi ruoli per i protagonisti - esempio: ricordo che nel libro Wesley è un donnaiolo senza posizioni di particolare spessore a scuola, piuttosto st**nzo, mentre nel film sarà il jock della situazione, l'atleta figo della squadra di football o quel che preferiranno fargli fare. E poi si lamentano delle sceneggiature poco originali.

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