Paint your life: pentole e sgabelli.

Paint your life: pentole e sgabelli.

Posted by: Lo Stregone Stregato on apr 18,2011 No Comments

Ok, è arrivato il momento di fermare questo strazio. Sicuramente avete capito di cosa sto parlando. Di sicuro anche voi siete ormai Real-Time dipendenti, vi vedo tornare a casa dopo il lavoro, mettervi in pantofole e accendere la tv già posizionata sul canale: fare tutte le faccende di casa, rilassarsi, mangiare, prendere il caffé, andare al cesso, non hanno più senso senza il sottofondo di Enzo Miccio e del suo pisello odoroso, delle sci al posto delle ci di quel manzo di Borghese, delle scheccate acide di Roberto Ruspoli e delle orride creazioni non-sense della splendiderrima Barbara e Paint Your Life. Ok, forse questa descrizione calza a pennello a me, ma credo che ognuno di voi converrà che Barbara di Paint Your Life è sicuramente sotto l’uso di droghe pesanti. E non è la sua espressione perennemente persa nel vuoto come se stesse vedendo gli elfi di babbo natale accoppiarsi con i puffi o quella vocina sempre dolcissima che ti fa venire voglia di correre a uccidere la prima vecchia a caso che ti capita davanti: parlo proprio delle sue assurde creazioni. Cioè, credo di averne viste seriamente di tutti i colori e difficilmente la mia reazione è andata oltre l’ipnosi sul divano prima e il vomito a fine trasmissione. Barbara è cretinamente adorabile: possiede mille tappeti, una quarantina di occhiali da sole di cui non sa che farsene, un centinaio di poltrone della nonna e una ventina di tavole da cesso con cui arredare l’impossibile e così via. Per esempio, perché non prendere una pentola e ricavarne un favolosissimo, splendidissimo, scintillante sgabello da cucino su cui potrete non solo sedervici ma anche cuocere le vostre soffici natiche? Dite la verità, siete curiosi di sapere come fare, vero? Bene, da oggi vi porterò le cose più trash e allucinanti che ho visto fare a Barbara e ai suoi amici (ahhhhh, perché quelli mica scherzano) e così diffonderò il suo verbo rendendo le vostre case diverse da un catalogo di arredamento e simile alla merceria da Nannina sotto casa mia a Napoli dopo che ha ricevuto secchiate varie di colori a caso.

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