Buongiorno e benvenute al secondo capitolo di questa lunga cavalcata targata Saint Seiya!
Mi preme però chiarire una cosa: non si tratta di ipotizzare quale tipo di smalto potrebbe indossare il tale personaggio, quanto piuttosto di ipotizzare quale smalto potrebbe ricordare questo o quel personaggio. Avete presente le varie collezione che OPI, China Glaze e soci fanno uscire in occasione di vari film (e penso alla collezione Spiderman, ad esempio)? Ecco, il concetto è più o meno lo stesso. E vediamo quale possa essere lo smalto che più ricorda il personaggio di oggi, Dragon Shiryu .
Shiryu (da noi Sirio, il Dragone) è un personaggio che non m’ispira molto. Anzi. Troppo saggio, troppo maturo, troppo… troppo. C’è un problema? Lui ha una soluzione, o quantomeno la possiederà sicuramente il suo maestro, che guai a chi glielo tocca. Rispetto ad altri personaggi è quello che presenta meno problemi, meno fisime e meno drammi mentali. Ha solo la clamorosa sfiga di perdere la vista random, sia quando se le cerca, sia quando la sfiga decide di accanirsi contro di lui. Pare che in patria sia il personaggio più amato tra i cinque protagonisti, nonostante l’autore gli abbia appioppato un carattere serissimo, un senso del dovere abnorme ed una fidanzata orante che è perfetta nel ruolo della Damigella in Pericolo. Mistero. Eppure Shiryu piace, e molto, e anche qui da noi si difende bene, nel senso che molti dei fan, specie quelli della primissima ora, lo considerano un personaggio in-di-spen-sa-bi-le all’economia della storia e alla coesione del gruppo (anche se puntualmente i signorini esplodono ognuno per fatti proprio per affrontare il nemico…). Dettagli. Passiamo oltre.
Quale colore potrebbe ricordare questo fanciullo dai grandi occhi verdi (quando li tiene aperti) e l’armatura smeraldo? La risposta è OPI, Jade is the new black. Quale altro colore?
Jade is the New Black fa parte della collezione Hong Kong, che risale alla p/e del 2010. L’ho acquistato a Novembre in un centro commerciale a Seoul, dove costavano sui dieci euro (al cambio con gli won, ben inteso) ed era l’ultimo rimasto della collezione primavera/estate. Si tratta di una crema color verde giada ( e quale colore fa più Oriente della giada? ;-P ), un colore vivo e vibrante e brillante. Si stende in una sola passata, anche se consiglio di darne due molto leggere per rifinire bene la mano. Conviene proteggerlo con un top coat a lunga durata per evitare di ritrovarvi con i segni delle monete/lenzuola/chiusure sulle unghie. Scordatevi i top coat ad asciugatura rapida, che potrebbero regalarvi delle antiestetiche bolle. Con il caldo che fa adesso già è rischioso scegliere una crema, le gocce sarebbero una roulotte russa. E voi NON volete rovinare questo bel gioiellino con delle bolle, vero? No che non lo volete…
Durata sui cinque giorni, come per tutti gli OPI; sta bene un po’ con tutte le carnagioni, anche quelle mozzarellose come la mia, ed è versatilissimo e portabile anche in ufficio. Sempre se non siate costrette ad avere al massimo un rouge noir, è chiaro.
Vi lascio con qualche fotografia di questo ragazzotto.
La canzone odierna non poteva che essere Dragon di Paolo Conte. Trovo che il jazz sia perfetto per le sere estive, non credete?
Ci vediamo la settimana prossima, con il terzo capitolo dedicato al bellissimo della situazione: Cygnus Hyoga. A giovedì! E stavolta il post lo preparo prima, così da non pubblicare di venerdì, come questa volta. Ma voi siete bravi e chiudete un occhio, vero?
Acque pacate e dolci risate finché non ci rincontreremo
(Saint Seiya, Masami Kurumada, Toei animation, 1986)
Pacman
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Snake