Riassumerò i punti forti delle fashion week, concentrandomi sulle presentazioni delle prossime collezioni negli showroom:
Il servizio.
I p.r. ti coccolano e ti seguono, trasformandosi da cicerone all’interno dello showroom per spiegarti minuziosamente il perchè della scelta dei tessuti, dei disegni, delle linee da parte dello stilista. Senza il loro affiancamento risulterebbe molto difficile comprendere il mood della collezione.
Il catering.
Camerieri elegantissimi ed educati, alcool a profusione (beh, di giorno meglio evitare) e tramezzini quanti ne vuoi.
Ovviamente da guardare e non mangiare.
I modelli.
In posa per te, ad un centimetro da te, rimarranno nello stesso punto fino a chiusura dell’evento, permettendoti di fotografarli in ogni dettaglio e di rifatri gli occhi fino a quando non iniziano a bruciare.
Durante la presentazione di Pal Zileri, il primo punto era INESISTENTE. In ingresso, una p.r. messaggiava indisturbata, così tanto presa dalla chat che neanche al mio secondo ”Buongiorno!” seguito da colpi di tosse ha alzato il naso. Potevo essere la barbona del marciapiede sottostante che non se ne sarebbe accorta e io avrei potuto accomodarmi senza nessun problema.
Per il resto, cosa dire? Catering perfetto e modelli… Da favola. Così belli che sembravano finti. Avrei voluto toccarli con la scusa di capire se erano manichini o meno.
Abiti di alta sartorialità, dimostrata dalla giacca aperta, dalla quale abbiamo potuto osservare il lavoro di imbastitura e modellismo che occorre per farla apparire così elegante e precisa.
La collezione autunno inverno 2013 di Pal Zileri ha messo sul trono il capospalla maschile, abbinato a cravatte in fantasia, pochette da taschino, scarpe stringate lucide con vernice lavorata.
I tessuti sono i classici del repertorio maschile: quadrettati in lana, tweed sui toni del grigio e del marrone.
La collezione Lab è si distingue per maggiore sportività, adattandosi ad un target più giovane ed urbano.
Nella cartella tessuti rientrano anche i tecnici, adatti alle condizioni climatiche più avverse e ad uno stile di vita in movimento.
Il nero è il indubbiamente il colore predominante.
La scarpa si alza superando la caviglia e la punta si arrotonda.
photocredits: Marta Lo Bracco