È questo il titolo del volume, curato da Jerome Hayez e Diana Toccafondi, sulla storia del Palazzo del mercante Francesco Marco Datini, sede dell’istituzione benefica creata dall’intraprendente uomo d’affari (oggi Fondazione “Casa Pia dei Ceppi” ) e del patrimonio archivistico – carteggio, libri contabili – trasmesso da Datini ai posteri; patrimonio sul quale è costruita in parte l’opera, e che è consultabile online dal 2008 (per la realizzazione del progetto clicca qui).
Il volume sarà presentato oggi pomeriggio alle 17 presso la Sala Conferenze dell’Archivio di Stato di Prato. Parteciperanno, oltre gli autori e i curatori, Maurice Aymard (Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi) e Amedeo Belluzzi (università di Firenze). L’edizione di lusso, in due tomi con cofanetto, per complessive XXIV+ 688 pagine, riccamente illustrate a colori, nel formato di cm 24×31, con rilegatura cartonata e sopraccoperta plastificata, è pubblicata dalle Edizioni Polistampa.
“e io l’òe fatte fortte chome s’io dovesse vivere mille anni”: da una lettera di Francesco di Marco Datini a Stoldo di Lorenzo, spedita da Bologna il 19 ottobre 1400, giunta a Firenze il 22 ottobre . La lettera è descritta nel fondo Datini dell’Archivio di Stato di Prato, la segnatura è 646.18 / 109262
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