Il Palazzo de Beaumont Bonelli è un edificio storico aristocratico, di grandi dimensioni e di pregio architettonico, presente nel borgo antico di Taranto. La costruzione venne realizzata sul finire del XVII secolo sopra alcuni vani sotterranei preesistenti, nati grazie all’attività di cavaggio degli Spartani che, nell’edificare il centro urbano, per ricavare il materiale da costruzione estrassero la calcarenite (roccia sedimentaria ricca di carbonato di calcio). In tal maniera sorsero diversi locali situati sotto il livello del piano terreno, adoperati in maniere differenti nei periodi di tempo seguenti. Il complesso dei vani sotterranei forma l’ipogeo de Beaumont Bonelli Bellacicco.
La famiglia de Beaumont Bonelli ha vissuto nell’edificio fino ai primi anni del Novecento. Rimanendo senza discendenti, la costruzione è passata nelle mani di molteplici proprietari. Nel 2002 una parte del palazzo ed i vani sotterranei furono restituiti alla loro integrità primitiva dall’odierno proprietario (famiglia Bellacicco). La parte ripristinata dell’edificio e l’ipogeo attualmente ospitano numerose rappresentazioni artistiche e dibattiti culturali oltre che essere ammirati da parecchi turisti.
Ipogeo de Beaumont Bonelli Bellacicco
L’ipogeo de Beaumont Bonelli Bellacicco è la sola struttura a Taranto nella quale si possono documentare le diverse epoche storiche, iniziando dalla nascita di Taranto per volere degli Spartani e terminando con il Seicento, secolo in cui fu innalzata l’omonima costruzione aristocratica. L’ipogeo, suddiviso in quattro ambienti (denominati Etra, Falanto, Filonide e Persefone, di rara bellezza e maestosità, aventi un’altezza dai cinque agli otto metri), si estende per quasi 800 metri quadrati ed arriva ad una profondità di sedici metri sotto il piano viabile e a quattro metri sotto il livello della massa d'acqua salata. La struttura è posizionata in una zona centrale del borgo antico di Taranto.Benché sia oltremodo arduo determinare con precisione le coordinate cronologiche dell’edificazione e le diverse trasformazioni dell’ipogeo, ogni pubblicazione storica, archeologica e geologica è concorde nell’affermare che lo stesso nacque quando, durante la fondazione del centro abitato di Taranto, gli Spartani estrassero la calcarenite per innalzare i primi templi, case ed un complesso di opere difensive. In seguito questa area del borgo antico fu denominata zona delle Fogge (delle cave). I vani sotterranei, come si è già detto appartenenti alla famiglia Bellacicco, sono al momento sede dell’Associazione culturale Filonide e si è già specificato che sono stati restituiti all’integrità primitiva. L’intervento di ripristino e di risistemazione si è protratto per sei anni ed è stato possibile grazie ai denari della famiglia Bellacicco, senza somme ottenute dallo Stato o dai privati.
Ipogeo de Beaumont Bonelli Bellacicco
Sul sito web dell’Associazione culturale Filonide quando si parla dell’ipogeo, tra le altre cose viene detto: «… nel 2007 ha ricevuto il riconoscimento di bene culturale di rilievo nazionale ad opera del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali mediante apposizione di espositore all'ingresso della struttura. L'ipogeo è oggetto di numerose tesi di laurea in Italia e negli Stati Uniti. …Con i suoi 40000 visitatori complessivi (anno 2014) l'Ipogeo de Beaumont Bonelli Bellacicco è la terza struttura più visitata di Taranto dopo il Castello Aragonese e il Museo Archeologico MarTa… Le location dell’ipogeo de Beaumont Bonelli Bellacicco sono state scelte dalla produzione del nuovo video di Mondo Marcio e Mina Un Bacio. Il video, che ha raggiunto centinaia di migliaia di visualizzazioni su youtube, mostra la vera faccia di Taranto: quella nobile, artistica e culturale».Palazzo de Beaumont Bonelli Bellacicco - Salone Giallo
Riguardo all’edificio de Beaumont Bonelli Bellacicco sempre sul sito web dell’Associazione culturale Filonide si afferma: «Situata al secondo piano del palazzo de Beaumont Bonelli in Corso Vittorio Emanuele II n. 39 (centro storico di Taranto), la casa nobiliare testimonia la ricchezza artistica della nobiltà tarantina nei secoli XVII e XVIII. Sebbene rappresenti solo una porzione dell'antica area abitativa nobiliare che un tempo comprendeva tutto il piano, la casa presenta elementi artistici tipici del suo periodo di costruzione. L'ingresso presenta un soffitto ligneo alto 6 metri non decorato (le antiche decorazioni sono andate perdute) e pareti dove spicca l'emblema della famiglia de Beaumont Bonelli. Lo Studiolo, che mette in comunicazione l'ingresso con la Sala Verde, presenta un pavimento di maioliche del XVIII secolo e affreschi parietali. Sulla parete di destra dello studiolo sono presenti le scale che consentano l'accesso ai soppalchi (costruiti durante la fase di restauro nel 2002) dove sono presenti le camere da letto.Palazzo de Beaumont Bonelli Bellacicco - Salone Verde
Nel Salone Verde sono presenti affreschi sulle pareti e sul soffitto ligneo i quali riproducono motivi floreali a predominanza verde. Sulla parete di destra della sala verde è presente un affresco realizzato dall'artista Silvana Galeone nel 2003 che rappresenta la continuità artistica tra gli antichi affreschi del XVIII secolo e i nuovi affreschi degli anni 2000. Il salone verde, come lo studiolo, presenta un pavimento di maioliche del XVIII secolo. Il Salone Giallo è il più ricco di tutta la casa e presenta affreschi recanti panneggi rossi sulle pareti e affreschi sul soffitto. Gli affreschi rappresentano immagini delle attività produttive della Taranto del XVIII sec. Sono inoltre presenti numerosi volti di donna adornata da numerosi suppellettili preziose. Il pavimento reca mattonelle di ceramica di Vietri di color verde-blu che riprendono il colore del mare visibile dai balconi dei due saloni. Lungo le pareti del salone giallo sono presenti vari affreschi recanti scritte in latino e numerosi quadri e arazzi. La Cucina della casa nobiliare presenta affreschi che riproducono immagini naturali (alberi, piante e animali da campagna) sul tetto e sulle pareti. In particolare la canna fumaria dell'antica fornacetta è stata dipinta e trasformata in albero di fichi. Il Bagno attiguo alla cucina presenta affreschi sia sulle pareti che sul soffitto a predominanza rossa (color rosso porpora tarantino)…».Si caldeggia vivamente i lettori a visitare il Palazzo e l’Ipogeo de Beaumont Bonelli Bellacicco per ammirarne bellezza, antichità, grandi dimensioni e pregio architettonico! Inoltre è consigliabile usufruire, nella visita alla struttura, di guide qualificate e certificate dalla Regione Puglia, offerte sempre dall’Associazione culturale Filonide. Giampiero lovelli
BIBLIOGRAFIA
BELLACICCO – CHIRICO – DE VITIS – FERILLI – MASTRONUZZI, Il mistero della Marchesa. Riscoperta di Palazzo de Beaumont Bonelli fra storia ed esoterismo, Centro Culturale Filonide, Taranto 2008.
SITOGRAFIA
Associazione Culturale Filonide