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Palermo, nuove inchieste sul favoreggiamento all’immigrazione clandestina e truffa, infatti sono stati fermati ben 6 cittadini italiani ed un migrante perchè avevano prodotto ben 14 domande di regolarizzazione falsa. Non è il primo caso in Italia questo ma l’ennesimo.
L’inchiesta è durata ben due anni, o meglio è iniziata il giorno che un datore di lavoro viene chiamato presso la Prefettura di Palermo per terminare la pratica di regolarizzazione e dichiara di non conoscere minimamente il migrante e tanto meno conosceva l’esistenza della pratica. In occasione della sanatoria pro badanti, un uomo, omonimo di quello convocato in Prefettura, si scoprirà poi, aveva falsificato tutti i dati anagrafici ed in particolare le certificazioni dell’Asl da cui si evinceva il bisogno di un badante ed aveva presentato domanda di per poter regolarizzare un migrante.
Ecco però che la polizia scopre che in intero nucleo familiare aveva presentato ben domande di regolarizzazione, dietro l’erogazione di somme che variavano dai 500 a 3000 euro.
In tutto il business poi è indagato un migrante che faceva da mediatore ed ovviamente pretendeva soldi dal connazionale presentato all’italiano. La Procura di Palermo, esaminando i dati raccolti dai poliziotti del commissariato Oreto-Stazione, ha indagato 7 persone. Per 12 migranti, risultati irregolari è stata proposta l’immediata espulsione dal territorio italiano.
A pagare le truffe sono sempre i soliti noti.
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