Come morivano i nostri antenati? La risposta ci viene data direttamente dalle mummie! E si! Per la prima volta è stato possibile esaminare le mummie e da esse capire la maggior causa di morte del passato. Le mummie non sono certo quelle egiziane ma i bellissimi esemplari conservati a Palermo presso la cripta dei Cappuccini. Così si è scoperto che tra l’800 ed il 900 la causa di morte piu’ diffusa era la broncopolmonite, che colpiva anche i ricchi.
Ma elevate erano anche le malformazioni genetiche, in parte riconducibili a matrimoni fra consanguinei. Una tac virtuale su 26 campioni delle 1852 mummie conservate nella cripta dei cappuccini di Palermo, eseguite dall’antropologo Dario Piombino-Mascali, ricostruisce le condizioni di vita dei siciliani del passato. Su una mummia del 1790 per la prima volta e’ riscontrata la presenza di un carcinoma. La scoperta si è resa possibile grazie allo screening compiuto dal giovane Antropologo Dario Piombino-Mascali che ha studiato in modo approfondito ben 26 dei 1852 corpi mummificati tra cui quello della piccola Rosalia Lombardo, conosciuta anche come la ”Bella addormentata” morta nel 1920 e conservata con le tecniche di Alfredo Salafia.