Palermo che giaci
Palermo che piangi
sulla balconata del mediterraneo
ridi solerte e
in fondo pigra attendi
la resurrezione del mondo.
Palermo che soffri
Palermo che ridi
non toglierti il velo del cielo
e la sacralità delle tue vie
vetuste
in fondo senza calzari
attendi
la crocifissione a testa in giù
del tuo ultimo assassino.
di Pietro Maria Sabella All rights reserved
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