Magazine Cultura

PALERMO: Presentazione del libro Il crepuscolo della Sicilia islamica di Carlo Ruta

Creato il 09 gennaio 2015 da Amedit Magazine @Amedit_Sicilia

Dibattito a Palermo sugli arabi di Sicilia

Presentazione del libro Il crepuscolo della Sicilia islamica di Carlo Ruta, con Sebastiano Tusa e Ibrahim Magdud

arabi in sicilia

Mercoledì 14 gennaio 2015, alle ore 17,30, la libreria Macaione di Palermo, via Principe di Villabianca 102, presenta Il crepuscolo della Sicilia islamica, indagine storica di Carlo Ruta sulle violenze etniche subite dai musulmani di Sicilia in epoca normanna. Ne parlano con l’autore l’archeologo Sebastiano Tusa, sovrintendente del Mare della Regione Sicilia, e Ibrahim Magdud, docente all’Accademia Libica di Palermo. Dopo il dibattito, lettura di poeti arabi di Sicilia (secc. IX-XII) a cura degli artisti di Sicilia.Punto.Poesia.

Dalla prefazione del libro

«Al centro di questa indagine sono i percorsi etnici, politici e religiosi che determinarono il dissolvimento della Sicilia arabo-islamica, che gli Aghlabidi, i Fatimidi e i Kalbiti avevano edificato in oltre due secoli di storia. Fu a conti fatti una scomparsa violenta, di cui la conoscenza storica fornisce alcune coordinate e soprattutto gli esiti conclusivi, in epoca sveva. In questa sede si cerca di investigare tuttavia i «moventi» originari e i modi in cui fu forgiato, convalidato e cominciò ad essere applicato il paradigma, violento appunto, che determinò questa dissoluzione.

Non si trattò solo di una distruzione etnica e sociale. La Sicilia araba conobbe anche un processo di dissolvimento  materiale. Se dalle cronache e da altre fonti successive al XIII secolo non affiora più un mondo arabo-islamico siciliano propriamente detto, dai resoconti del tardo medioevo e della prima età moderna non emergono più testimonianze fisiche,  moschee, ribatat, palazzi, castelli e strutture di altro tipo riconducibili ai secoli propriamente arabi. Il monaco Leandro Alberti, approdato in Sicilia nel primo Cinquecento, lasciò una descrizione accurata di una costruzione che reputò di sicura origine araba. Ma errava profondamente perché il palazzo che attrasse la sua attenzione era quello della Zisa, realizzato in epoca normanna.

Il dato è in definitiva quello di un azzeramento, che non sembra avere riscontri significativi nella storia siciliana. È allora legittima l’ipotesi che questo iter di «erosione» propriamente fisico non manchi di nessi con l’adozione del paradigma qui in discussione, che determinò appunto la fine etnica e sociale dell’Islàm siciliano.»

L’autore. Studi storico-filosofici completati presso le Università degli Studi di Messina e Urbino. Si occupa di fenomeni sociali e criminali dell’età contemporanea. Ha studiato alcuni profili storici del Mediterraneo. Ha condotto ricerche su aspetti specifici dell’età dei lumi.

Per info: Libreria Macaione – 091.6257426


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :