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Palermo: sabato tra taniche e distributori di benzina. Il day after dei Forconi

Creato il 21 gennaio 2012 da Yellowflate @yellowflate
Palermo, coda ai distributori
Palermo, coda ai distributori 21 gennaio 2012 foto Luca Fabio Palmeri

Palermo, la protesta di Forza d’Urto è terminata ma il Movimento Forconi ha indetto la fase due. Alcuni varchi sono stati aperti e, Martino Ferro, uno dei portavoce della protesta ha dichiarato: “I primi varchi sono stati aperti per fare passare alcuni tir “ma solo con generi di prima necessita’”.

“Apriremo le maglie  soltanto per i casi piu’ importanti”. Intanto ieri e’ stata chiesta la proroga del blocco per altri cinque giorni. E la notte scorsa decine di automobilisti palermitani hanno dormito davanti ai distributori di benzina per riuscire a fare il pieno al primo rifornimento. Di mattina lo scenario è diverso, code di chilometri e di ore per un pò di benzina. Scena da altri tempi. Palermo è stata completamente messa in ginocchio dai Forconi e molti cittadini hanno paura.Le persone si sono presentate alla pompa munite di taniche, ma nonostante le lunghe attese e i disagi, il movimento di protesta non viene criticato apertamente, ma molti concordano con il fatto che  alla fine ci vanno di mezzo sempre i cittadini La protesta degli autotrasportatori, intanto, è stata prolungata di altri cinque giorni. Ma i capi del movimento promettono che ridurranno i disagi. Anche perché oltre alla benzina ora cominciano a scarseggiare i generi alimentari.

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Palermo coda ai distributori- foto Luca Fabio Palmieri

Palermo coda ai distributori- foto Luca Fabio Palmeri

 Intanto specie nella città di Palermo la paura di restare senza benzina è così alta che qualcuno si è persino organizzato un mercato nero: ovvero si vende la benzina in taniche a minimo 2,50 a litro, mentre da quel che ci risulta ci sarebbero persino distributori in cui il prezzo al litro sarebbe aumentato nonostante la protesta.

Intanto dopo la Sicilia si sono infiammate la Calabria e la Sardegna. Specie in Sardegna la rivolta corre sul filo sottile ed impalpabile della rete in attesa di arrivare a martedì quando è stato indetto il blocco effettivo.

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