Accolta dalla Corte d’Appello di Palermo la proposta della locale Dda della Procura della Repubblica e confermato il sequestro dei beni gia’ eseguito dalla Dia nel 2006.
Confiscati dalla Dia di Palermo beni per oltre tre milioni di euro agli eredi del capomafia della borgata di “Partanna Mondello” Antonino Porcelli, ergastolano deceduto nel settembre del 2012 a 79 anni. Antonino Porcelli era uomo di fiducia del noto esponente di spicco di Cosa nostra e capo della medesima famiglia Rosario Riccobono, soppresso con il metodo della ‘lupara bianca’, nel corso della cosiddetta guerra di mafia.
Era stato coinvolto in indagini su diversi omicidi, tra i quali quello dell’eurodeputato democristiano Salvo Lima, ucciso a Palermo nel marzo del ’92. Tra i beni confiscati figurano terreni, magazzini e una villa. I beni ora confiscati agli eredi di Porcelli erano stati sequestrati al boss nel 2006. Il provvedimento e’ stato eseguito su disposizione della sezione Misure di prevenzione della Corte di appello di Palermo, che ha rigettato i ricorsi della vedova.