Bellimbusto – Palermo
Dopo la guida bellimbusta di Palermo voglio continuare a parlare di questa fantastica città; nonostante io sia nato altrove, posso affermare di sentirmi ormai adottato dalla città. I motivi per cui mi piace così tanto li ho già descritti in qualche altro post, ma forse, sarà il fatto che non ci sono nato ma che ho scelto di viverci. Palermo, oltre ai suoi bellissimi monumenti, ha tanti motivi di richiamo; il mare, la sua arte, e non da meno, la sua tradizione culinaria, anche se questo è un vanto un po di tutta la Sicilia.
In questo blog, voglio parlare un po di tutto questo, cosa visitare, dove mangiare e come divertirsi, lo farò ovviamente un po alla volta. In assoluto, credo sia doveroso dedicare il primo articolo a quello che forse è il suo monumento più rappresentativo, il teatro Massimo, (anche se il suo vero nome è Teatro Massimo Vittorio Emanuele), la cui costruzione è stata iniziata nel 1875 dall’architetto Giovan Battista Filippo Basile, completato però dal figlio, Ernesto, nel 1896, subentrato alcuni anni prima alla morte del padre. Il teatro risulta essere il più grande d’Italia, in stile neo-classico, con una capienza di 1400 spettatori, terzo in Europa, e fin dalla sua apertura ha suscitato l’ira e l’invidia di alcuni potenti del periodo; Re Umberto, ad esempio, dichiarò: «Palermo aveva forse bisogno di un teatro così grande?», e un altro reale, Vittorio Emanuele, si rifiutò di entrarci perchè sosteneva che Palermo non meritava un teatro così bello. Invidie a parte, oggi il teatro Massimo è una splendida realtà, meta di molti turisti e per fortuna recuperato dopo un lungo abbandono durato circa 25 anni.
Ovviamente, per chiunque viene in visita a Palermo, questa è una tappa obbligata, vista poi la sua posizione in pieno centro storico, è possibile, nel giro di pochi minuti, ritrovarsi tra i mercati tradizionali palermitani, a contatto anche con le specialità culinarie tradizionali.
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