“Sono nato poeta, ho il verso sulle mie labbra, la rima nelle mie mani, la strofa nei miei occhi…”
E da poeta, l’italo-senegalese Cheikh Tidiane Gaye eleva un canto lirico alla terra di Palestina. E’ un canto d’amore e di dolore; un inno alla Pace, un’accorata invocazione alla rinascita. “il mio paese”, la “mia terra”, dice il Poeta, perché sua è ogni terra martoriata, “soffocata, ingoiata, scacciata dal monte di Dio” ; suo è l’urlo di chi soffre. E lui, cittadino del mondo, attende che il mondo sorrida ancora e che rispunti la “luna della concordia”. (Ida Verrei)
Palestina ti sogno
Paese mio dall’alito verde
verde di pace e puro di pace
svegliati!
La mia terra piange
le lacrime di sangue che straripano
le sabbie di pace
ti voglio terra dalle sabbie d’oro
Che Pace sia con te,
che il Sole illumini
i tuoi sentieri
il mio paese deve rinascere
seppellire le macerie
terra avvelenata
terra ingioiata
terra soffocata
terra scacciata
dal Monte di Dio,
la mia Ramallah ti chiamo,
piangono i bambini
muoiono le donne
Betlemme non sorride,
sorrisi spenti
il fiato in prigione
la speranza sepolta
Gaza non si sveglia più
Gerusalemme mortificata
il mondo non sorride più
Paese mio dall’alito verde
verde di pace e puro di pace
svegliati!
Cosa ti manca?
Hai accolto la nascita dei profeti
hai curato le piaghe
hai dato il sorriso al mondo
hai acceso gli sguardi
e oggi il cuore non pulsa
Paese mio dall’alito verde
verde di pace e puro di pace
svegliati!
Vorrei alzare la chioma di pace
e gridare giustizia
voglio piantare il profumo
di pace
voglio che i tuoi polmoni siano forti
per sollevare l’aria di libertà
sei la terra di sabbia
e non di sangue
i nostri occhi
come le nostre orecchie
non devono più testimoniare
la tua sofferenza
Il tuo nome è l’albero
ombreggiante di pace
robusto e forte
forte e robusto
chi può cancellare l’ombra?
Sei l’ombra che nessuno
può seppellire
il tuo nome è poesia
ti voglio cantante di rime
la tua vita è lirica
ti voglio tessitrice di prose
pastore dell’orto di pace
regista delle coreografie di pace
che la tua bandiera sventoli
per svegliare la luna della concordia
e la tua ala volteggi
per designare la strada dell’unità
Paese mio dall’alito verde
verde di pace e puro di pace
svegliati!
Il tuo nome è storia
i tuoi morti martiri
ma i veri martiri lottano per la libertà
ti voglio curatrice delle piaghe
Il tuo nome è libertà
libera sei
come liberi sono i tuoi figli
alza la mano per condurre il corteo
apri le catene della disperazione
canta il canto della liberazione
Palestina la mia la nostra
voglio alzare i tuoi minareti
sentire la tua voce scandire
vocali di libertà
consonanti di pace
voglio che le tue acque siano pacificatrici.
CHEIKH TIDIANE GAYE
PALESTINA, TI SOGNO
http://www.cheikhtidianegaye.com/2014/09/palestina-ti-sogno/