Non hanno di certo scherzato gli organizzatori del palio dello Stufato(concedetemi la minuscola, visto che per me il Palio è altra cosa…), domenica a San Giovanni Valdarno!
Tovagliette con tanto di postazione numerata, set di ciotoline, scheda tecnica con tre livelli di valutazione: Adeguato, Buono, Ottimo!
Come dice Paolo Zaini che era nella giuria tecnica, lo Stufato alla Sangiovannese deve essere: la carne idonea,ovvero il muscolo della gamba anteriore, battuto abbondante (con molta cipolla e poca carota per intendersi), poi una bella rosolatura, vino rosso, poi si aggiunge brodo di zampa (vuolendo anche i pezzi), spezie (la ricetta del Pratesi) e una lunga cottura, ovvero da 4 a 6 ore come minimo…E tutto questo con un marchio depositato e un disciplinare.
Ma andiamo alla gara: la scheda per votare era composta da sette griglie, una per stufato, dove si doveva votare 1 aspetto-presentazione-colore 2 sensazione olfattiva 3 cottura-calosità-collosità 4 sapore-persistenza-retrogusto. Naturalmente chi ha preparato i vari stufati lo abbiamo scoperto alla fine…
Per sapere come è andata abbinate i numeri della descrizione ai numeri delle foto! Buon divertimento!
1 come uno spezzatino, completamente fuori tema, colore troppo rosso pomodoro.
2 colore in miglioramento, si sente troppo la cannella, pezzi troppo fini.
3 si comincia a sentire la collosità, non si avverte la presenza delle spezie, sa di pepe
4 peposo! Siamo al palio dello stufato, mica all’Impruneta!!!
5 buono il colore, le spezie si sentono, manca un pò di collosità, ma siamo in miglioramento…
6 alcuni pezzi non hanno raggiunto la cottura giusta, però troviamo i pezzi di zampa, c’è la collosità.
7 il colore può andare, ci sono pezzi di “callo”, ma la cottura non è al massimo…
Insomma alla fine l’eccellenza non c’è stata questa volta. Il vero Stufato alla Sangiovannese, lo servivano Antonio del Sorbo e Cristiano Morelli, allo stand della Pro Loco sotto le Logge di Palazzo Arnolfo.
Però è stata un esperienza divertente, dove confrontare i gusti con gli altri commensali del tavolo e poi confrontarli con i membri della giuria tecnica, dove oltre al sindaco ed un altro addetto ai lavori c’erano Paolo Pellegrini, Valeria Carbone, Marco Stabile, Chiara Tacconi, Sergio Maria Teutonico e Anna Maria Tossani. A “dirigere“ la grande abbuffata Leonardo Romanelli.
Vini del territorio serviti dall’Ais di Arezzo e pasto completato dalla TARESE DEL VALDARNO con formaggio stagionato, e cantucci e Vin Santo.
Guardatevi questo video realizzato da Lollo Luf (che ringrazio) di Buon App Firenze
http://www.youtube.com/watch?v=LRjarorzREY
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