E a momenti.
Ieri sera, a dispetto dell'incredibile smarrimento del centroavanti del City, si sono registrati alcuni fatti: l'Italia ha giocato a tratti benino, contro la Spagna che fa paura anche se non è in serata; molto bravi De Rossi e Marchisio, bene Maggio almeno il primo tempo; e Cassano pur col fiatone un tempo l'ha tirato. In questo quadro, se Balotelli non fosse improvvisamente tornato il 20enne che stecca la prima dell'Europeo, scendendo dall'olimpo puzzone e viziato che gli hanno assegnato e si è conquistato con pari misura, e avesse messo dentro quella palla, temo che la retorica sarebbe stata un po' diversa.
Col senno di poi, si dice. Ma anche col senno di adesso, non è che sia tanto strano.
Balotelli, che non mi sta simpatico né credo che diventerà il genio del pallone a scacchi che tutti dicono di vedergli in filigrana, ieri sera ha giocato piuttosto male, o meglio evidentemente troppo teso. Il corto circuito davanti alla porta è solo il sintomo che ha bisogno di giocare.
Il che mi costringe a dire che, pur sognando Totò Di Natale capocannoniere, tocca rivederlo contro la Croazia, e farlo pure segnare, se no lo perdiamo del tutto ed è tutto inutile.