In quell’occasione, come del resto nell’ultima uscita contro Sestri, la Dinamica Torino mise in acqua intensità e aggressività, dando l’impressione di viaggiare a velocità doppia rispetto agli avversari. “Stiamo molto bene fisicamente” commenta il numero 10 rossoblu, “siamo una delle formazioni che lavora di più in serie B, con sette sedute alla settimana più il match di campionato. Inoltre abbiamo un allenatore capace di farci tirare fuori il meglio, sia in allenamento che in partita. Infine siamo un gruppo unito, di amici anche fuori dall’acqua, e questo non può che aiutare il nostro gioco di squadra”.
E se la Dinamica vola parte del merito è sicuramente dei gol di Giacomo, il bomber dei rossoblu. Che come tutti i talenti dello sport non sa spiegare esattamente da dove nasca questo istinto, avendolo da sempre nel sangue. “Penso che mi abbiano aiutato gli anni delle giovanili trascorsi a Imperia, città in cui sono nato e vissuto fino a pochi anni fa” spiega, “in Liguria i campionati under hanno un livello molto elevato e sono stati una bella palestra. Per il resto non penso che ci siano particolari segreti, a parte allenarsi e rimanere in fiducia”.
Figlio d’arte, Giacomo Lengueglia si è trasferito in Piemonte per seguire ingegneria elettronica al Politecnico. E oltre a studiare e allenarsi nel suo sport di sempre, lavora come steward allo stadio della Juventus. L’arrivo alla Dinamica Torino avvenne in concomitanza con quello di coach Gianluca Garibaldi: “anche lui è di Imperia ed era mio allenatore nelle giovanili; quando iniziò a lavorare qui mi chiamò in squadra. A Torino avevo giocato già una volta nel campionato under 20, in una sfida contro la Torino 81”. Se lo ricordano i ragazzi gialloblu, contro cui Giacomo segnò guidando la sua ex squadra alla vittoria. La stessa cosa che dovrà fare domani, per trascinare i rossoblu nella prima delle quattro finali.