È questa la Torino 81 che domani sera a Bogliasco (fischio d’inizio alle 18) affronterà lo Sporting Club Quinto nella quarta giornata del girone di ritorno. Assenti Emanuele Azzi e il portiere Daniele Falchi, per i rispettivi problemi alla spalla e al ginocchio. “L’assenza di Emanuele si fa sentire” prosegue Roberto, “dà quantità e qualità, è importantissimo per le nostre rotazioni e per le sue giocate. Per fortuna nell’ultima partita abbiamo recuperato Tommaso Seinera; non è ancora al cento per cento ma ha grande talento e sabato è rientrato con una doppietta”. Out anche Vittorio Audiberti, per un taglio alla fronte riportato in allenamento.
Agli infortuni si aggiunge la squalifica di Gianluca Loiacono, giunta in seguito all’espulsione (per motivi abbastanza misteriosi) rimediata nelle concitate fasi finali dell’ultimo incontro. Convocati dunque molti ragazzi del vivaio, che il capitano ritrova da compagni dopo averli a lungo allenati nell’under 17. “Vedere i nostri giovani crescere ed entrare in pianta stabile in prima squadra è una grande soddisfazione. Adesso ci danno una mano ma sono loro il futuro di questa società. Anche io ho cominciato con qualche convocazione qua e là e poi sono pian piano arrivato fino a qui. Devono sfruttare queste occasioni”.
Domani sarà un match difficile. Quinto non è forse brillante come l’anno scorso ma è terza in classifica; difesa a zona e veloci controfughe rimangono i suoi maggiori punti di forza, prova ne siano i 6 gol segnati nel primo quarto della sfida di andata. Ed è un’autentica bestia nera per la Torino 81. “L’ultima nostra vittoria alla Monumentale risale a tre stagioni fa” conclude Roberto Rusiello, autentica bandiera gialloblu, “mentre sul loro campo ricordo un 5 pari al termine di una partita… bruttissima! Gioco qui dal 1997 ma da questa trasferta non sono mai tornato a casa con i tre punti. Dovremo usare la testa e gestire le forze, ancor più che nelle ultime uscite, andiamo là un po’ in emergenza ma finora nei momenti peggiori abbiamo dato il meglio”. E chissà che non sia la volta buona per cambiare la storia di questa sfida.