Domani la Dinamica sarà impegnata a Genova contro il Crocera Stadium, seconda forza del girone. Una vittoria significherebbe aggancio a 36 punti: “Mentalmente siamo favoriti” continua Garibaldi. “Loro sono sempre rimasti nelle prime posizioni e sono quasi obbligati a qualificarsi ai playoff. Sentiranno la pressione di giocare in casa; noi invece abbiamo poco da perdere ed entreremo in acqua con più tranquillità”. La preparazione in settimana non è cambiata, anche se mercoledì i ragazzi della Dinamica si sono allenati a Como con la prima in graduatoria del girone nord di A2: “Per noi è fondamentale acquisire esperienza incontrando team più forti. Impariamo a essere più veloci nel gioco, qualità che si acquisisce nei campionati più importanti”.
Come per esempio l’A2, serie nella quale figura il Torino 81, avversaria nelle amichevoli del giovedì: “È una società che come noi investe sui giovani; i nostri ragazzi sono quasi tutti di Torino”. L’età media della rosa spiega in parte la fantastica stagione in casa della Dinamica: “A metà campionato abbiamo accusato un calo, dovuto anche al fatto di aver sfidato le squadre migliori. Ma tra i ragazzi l’entusiasmo non è mai mancato”.
Diversa situazione di classifica per il Torino 81, che nel week end sarà di scena a Lavagna contro il 90 Dimeglio, lontana cinque punti nella lotta salvezza: “Sarà fondamentale una vittoria” afferma il capitano e allenatore Simone Aversa. “Il 13 a 5 dell’andata ci dà grande fiducia ma non possiamo sottovalutare i nostri avversari. Dobbiamo giocare liberi da paure, con la consapevolezza di essere superiori fisicamente e di avere più soluzioni tattiche”. I gialloblu non potranno beneficiare del caldissimo pubblico della Monumentale ma dovranno fare i conti con i sostenitori avversari: “Loro sono una squadra temibile in casa, dove hanno costruito i loro successi”.
Il recente passato ha regalato poche soddisfazioni: “Le ultime due sconfitte sono arrivate contro squadre che lottano per i playoff. In entrambi i match abbiamo sbagliato parecchio sia in attacco che in difesa ma siamo rimasti a lungo in partita. Questo è positivo perché significa che possiamo giocarcela alla pari contro squadre più tecniche ed esperte, ma è il segno che ci manca ancora qualcosa; ci stiamo lavorando”. In caso di mancato raggiungimento della nona piazza, i playout non fanno paura: “È un’ipotesi che abbiamo accettato all’inizio della stagione, quando abbiamo deciso di puntare su un team giovane. Nonostante la classifica la squadra ha grande entusiasmo e fiducia nei propri mezzi. Abbiamo affrontato l’A2 con l’obiettivo di far crescere i ragazzi e le sconfitte non ci spaventano”.
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