Primi due set a favore dei tedeschi, con il punteggio di 22-25 e 19-25. Il secondo parziale è una copia della partita di due giorni fa a parti invertite, con gli ospiti perfetti in attacco e a muro e gli azzurri poco precisi e incisivi. La musica cambia nel terzo periodo (25-17), grazie alle schiacciate di Zaytsev e all’assolo finale di capitan Savani, autore del muro che porta al set ball e del punto successivo, conquistato grazie a una battuta deviata dal nastro. Nel quarto set si accendono anche i circa 3000 sostenitori del palazzetto, protagonisti di una ola prolungata. Dopo un inseguimento concluso solo al 23 pari, la nostra nazionale chiude al secondo tentativo con lo score di 26-24. Il tie break decisivo è un monologo targato Italia, che infila un punto dopo l’altro fino all’8-1. La Germania non reagisce, è l’ombra di quella ammirata nei primi due set. In un batter d’occhio si arriva al match point; la palla viene murata fuori dai tedeschi e con un secco 15-6 cala il sipario sulla sfida.
Thomas Beretta, milanese classe ‘90, è una delle immagini più significative della nuova nazionale, creata con l’obiettivo di Rio 2016 lasciando grande spazio ai giovani. “L’inizio non è stato perfetto da parte nostra” spiega il centrale del Vero Volley Monza, squadra di A2. “La Germania ha giocato molto meglio rispetto a venerdì. Noi abbiamo sentito anche un po’ di stanchezza, in questo periodo stiamo lavorando sodo”. La svolta è arrivata grazie a testa e cuore: “Siamo stati bravi a crederci fino alla fine. Le schiacciate di Zaytsev ci hanno aiutato parecchio”. Proprio il miglior realizzatore azzurro, che a soli 24 anni è già uno dei veterani, fissa gli obiettivi per la World League appena cominciata: “Siamo una nazionale con tanti ragazzi, dobbiamo crescere pensando a vincere un match alla volta. Una vittoria sofferta come quella di stasera dà grande carica per le prossime sfide”.
Il coach torinese Mauro Berruto racconta l’emozione di giocare nella sua città: “Mi è piaciuto vincere in rimonta perché in questo modo il pubblico si è esaltato ancora di più. Ho provato sensazioni molto belle, difficili da spiegare; non capita tanto spesso di giocare nel quartiere in cui sei cresciuto, a pochi metri da casa”. Riguardo al team la parola d’ordine è pazienza: “Stiamo costruendo un gruppo e queste prime vittorie ci danno fiducia. Per il momento l’importante è combattere su ogni pallone, per prepararci alle sfide contro Serbia e Russia, le più temibili avversarie del girone”. Gli azzurri salgono a 6 punti nel girone, raggiungendo proprio Serbia e Russia, a segno nelle doppie sfide contro Cuba e Iran. Adesso quattro giorni di allenamento, tra cui l’incontro di mercoledì con le scuole organizzato con l’obiettivo di far conoscere ai ragazzi la nuova squadra nazionale. Prossimo appuntamento venerdì contro Cuba; il PalaRuffini vivrà presto nuove emozioni.
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