In realtà, come sarebbe finita quest’anno lo avevamo capito al momento della premiazione del Pallone d’Oro FIFA 2010: fuori Wesley Sneijder, protagonista del triplete con l’Inter e del sogno mondiale olandese interrotto solo in finale, fuori Xavi e Iniesta, che quel mondiale lo anche avevano vinto da campioni, e premiata la pulce argentina, che poteva vantare una vittoria nella Liga, col Barcelona anche di Xavi e Iniesta (guarda un po’!), e un mondiale anonimo in una comunque discreta Argentina.
E gli ultimi dubbi sono stati fugati dalla premiazione del Pallone d’Oro FIFA 2011: ancora Lionel, al termine di una stagione “normale”, e record di Platini, vincitore tre volte consecutivamente del premio, eguagliato.
Sterili polemiche? No, per carità! La storia del Pallone d’Oro sin dal principio è stata costellata da decisioni controverse. Del resto un premio messo su da un giornale, France Football, e inizialmente deciso dai soli giornalisti non poteva che creare malcontenti specie negli anni dispari, quelli non caratterizzati dalle grandi manifestazioni. La cosa che però può sorprendere è che la situazione sembra peggiorata più che migliorata dall’unificazione col FIFA World Palyer e il contemporaneo inserimento nella giuria anche di capitani e allenatori, avvenuto proprio nel 2010.
Una cosa che “può sorprendere”. Perché se voi doveste pubblicizzare il vostro prodotto, reale o virtuale, con gadget o chissà cos’altro, vorreste davvero essere ecumenici e far comparire tutti almeno una volta? O preferireste di gran lunga usare un brand già bello e avviato?
Se avete pensato che la prima è la risposta giusta, non fate mai domanda per The Apprentice, Briatore vi direbbe subito “Sei fuori”. Per il resto rassegnatevi a beccarvi chissà quanti altri palloni d’Oro di Messi, se Lionel non verrà coinvolto in qualche grosso scandalo o deciderà di leggere qualche libro in più.[1]
federico
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[1] Le imprese letterarie di Messi sono salite alla ribalta nel novembre 2011, alla vigilia del terzo Pallone d’Oro