I giorni passano e alla Palm si fa sempre più pesante l’ombra di una vendita in blocco. Nell’articolo di oggi di Bloomberg Serena Saitto e Ary Levy affermano che la società sta lavorando insieme a Goldman Sachs per trovare un possibile acquirente:
Palm Inc. , creator of the Pre smartphone, put itself up for sale and is seeking bids for the company as early as this week, according to three people familiar with the situation. […]Taiwan’s HTC Corp. and China’s Lenovo Group Ltd. have looked at the company and may be potential bidders, said the people. Dell Inc. also looked at Palm, though it decided against an offer, according to two of the people.
Questo ci porta più lontano di quanto non avessi sperato ad inizio anno e aggiunge una nuova opzione nell’arco di Palm, ovvero quello di entrare a far parte di una società di computer (Lenovo). Dall’altro lato HTC potrebbe passare da semplice sviluppatore hardware a distributore integrato (proprio come per Apple) convergendo i propri prodotti verso la nuova piattaforma WebOS (e abbandonando, in parte o totalmente, il legame con Google).
Durante lo scorso anno le vendite di Palm sono state di circa la metà inferiori rispetto alle previsioni di Bloomberg (150 milioni di dollari contro i 300 preventivati); dopo l’introduzione del Pre al CES 2009 e un salto in avanti da 5.96$ a oltre 17$ la discesa per Palm è stata costante e inarrestabile arrivando a perdere oltre il 79% della propria quotazione. Attualmente si stima che con una perdita secca di oltre 80 milioni di dollari a trimestre Palm possa ricorrere al Capitolo 11 nel giro di poco tempo se non si trova un venditore disposto a risollevare economicamente le sorti.
Tra gli altri possibili acquirenti c’è anche Nokia, che negli ultimi mesi sembra continuare a girare a vuoto, senza trovare una vera strada, intrappolata tra Symbian e Meemo; in ogni caso i veritici della società declinano, come gli altri, commenti a riguardo. Attualmente il marchio Palm è ancora forte negli Stati Uniti (dove a Dicembre era al 4.3%, sesto in classifica per market share) e la società, che ha propri anche diversi importanti brevetti per il risparmio energetico nel settore mobile, è valutata crica 870 milioni di dollari.