Palmer Luckey: il costo di PlayStation VR è coerente

La recente notizia sul prezzo del visore firmato Sony ha scatenato la massa di appassionati di realtà virtuale e ovunque, ormai, sembra quasi impossibile parlare di altro... e giustamente aggiungerei! C'è davvero molto di cui discutere e le opinioni sono molto divergenti: c'è chi afferma che la ormai prossima VR war sia già stata vinta in partenza da Sony grazie al costo più alla mano del suo apparecchio e alla già grande diffusione di console PlayStation su cui farlo girare, altri invece affermano che le sue prestazioni inferiori serviranno solo a far brillare di più gli altri visori e poi ci sono coloro che si piazzano nella zona di non belligeranza e sperano che questa prima generazione di visori a basso costo per la realtà virtuale a cui l'azienda giapponese ha dato origine possa servire da humus ( senza offesa per il PlayStation VR ovviamente!) per preparare un buon terreno su cui coltivare il business nei prossimi anni. Persino lo stesso Palmer Luckey, la mente visionaria dietro Oculus Rift, ha espresso il suo parere durante una conferenza al GDC riguardo al costo del visore Sony:

So quanto costa questo tipo di tecnologia. $400 dollari è proprio quello che ci si aspettava. Abbiamo creato un headset e stiamo cercando di venderlo al prezzo più abbordabile possibile. Abbiamo alcune cose di qualità superiore, quali la tecnologia e i materiali che compongono Rift, e molto altro su cui stiamo lavorando. Abbiamo diversi display LED invece che uno solo. Ma $599 per l'Oculus Rift non rappresenta un divario di prezzo così enorme. Noi lo vendiamo con controller, telecomando e un paio di giochi. Se qualcuno già non li possiede, Sony sta vendendo una videocamera, un controller e un headset: tutto sommato il costo non è molto diverso. Loro hanno un prodotto più economico, ma ritengo che sia un prezzo perfettamente coerente e hanno fatto un ottimo lavoro nel cercare di mantenere i costi bassi. Chiaramente quella è una priorità.

Prevedibilmente, la comunità dei sostenitori della realtà virtuale ha iniziato subito a fare paragoni, discutendo sui pro e i contro dei due visori, sulla loro qualità e su come hanno intenzione di affermarsi sul neonato mercato VR. Palmer continua:

Penso che i due mercati siano molto diversi. Le persone che acquistano un Rift sono quelle che possiedono già un computer ad alte prestazioni o hanno intenzione di acquistarne uno per utilizzare la VR. Coloro che compreranno PlayStation VR hanno già, invece, una PlayStation, oppure il visore Sony li convincerà a prenderne una, che probabilmente già volevano per altre ragioni diverse da quelle della VR. Non credo che saranno molti i giocatori PC che compreranno una console e un visore PlayStation, così come non credo che i giocatori PlayStation acquisteranno un Rift e un PC abbastanza potente per farlo girare. Sembrano due mercati nettamente distinti.

Luckey, quindi, non vede una vera e propria concorrenza tra la sua azienda e quella orientale, poichè, a prima vista, puntano a due target non coincidenti. Da una parte abbiamo il colosso americano da $600 dollari, con prestazioni e qualità elevate ed una tecnologia molto all'avanguardia, che punta al mercato computer, mentre dall'oriente con furore, arriva il visore da $400 che se la gioca sul costo inferiore e ad una più facile accessibilità da parte del suo pubblico di fedelissimi. C'è da dire però che il prezzo di quest'ultimo potrebbe essere visto, da alcuni, come una mossa di mercato molto azzardata, se non fuorviante, visto che sono state rese note alcune (se così possono essere definite) mancanze all'interno della confezione, apparentemente non da poco, su cui è possibile parlarne a lungo. Sarà vero che questa rivalità non esiste? I mercati prima o poi si mescoleranno o rimarranno nettamente distinti? Durante il corso di questo accesissimo 2016 avremo le risposte a tutte le nostre domande: questo sarà l'anno della VR, ed è proprio in questo momento che stiamo vedendo le prime scintille che scateneranno la VR war vera e propria.