Palmi, dal carcere è evaso un detenuto di 30 anni, Angelo D’Agostino, di Rosarno. D’Agostino sarebbe evaso mentre si trovava nel cortile per l’ora d’aria. Sembra che il D’Agostino abbia i muri di due cortili e ha raggiunto il muro perimetrale del carcere da dove si è calato utilizzando come fune delle lenzuola legate. Avviate le ricerche dell’uomo, che la settimana scorsa era stato condannato alla pena di sei anni di reclusione per spaccio di droga.
L’evasione, avvenuta nel primissimo pomeriggio, è stata scoperta solo dopo qualche ora quando gli agenti della polizia penitenziaria hanno effettuato il controllo all’interno delle celle.
D’Agostino era in una cella di media sicurezza con altri detenuti, che sono stati sentiti dalle forze dell’ordine. Dopo la fuga sono state avviate le ricerche da parte della polizia penitenziaria, dei carabinieri e della polizia di Stato. Predisposti una serie di posti di blocco in tutta la zona di Palmi.
Immediata la risposta del Sappe che si apprende da Telereggiocalabria: ”Quanto avvenuto nel carcere di Palmi è un fatto molto grave, ma è anche vero che la situazione in Calabria è ormai drammatica, a causa della carenza di personale e del sovraffollamento”. Lo affermano in una nota congiunta Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale. “Proprio nei giorni scorsi – aggiungono – abbiamo denunciato alla stampa che sono saltati dieci processi tra Palmi e Reggio Calabria, per la mancanza di personale. E’ necessario che il Dipartimento invii al più presto in Calabria un congruo numero di agenti, per gestire i processi e per rinforzare gli istituti, dove sono ristretti circa mille detenuti appartenenti alla criminalità organizzata, degli oltre tremila complessivamente detenuti nelle strutture calabresi”