Ho scritto una quantità spaventosa di bozze di post, resa ancor più spaventosa dal fatto che si tratta di bozze composte da una frase sola, aborti di pensieri, ragionamenti morti ancor prima di completarsi e sul perché del loro decesso prematuro ci son varie spiegazioni:
la prima è la mancanza di tempo;
la seconda è la difficoltà del pensare il pensiero in modo che possa essere spiegato
(e scusatemi, ma questa voglia di spiegare le cose, la voglia di spiegarmi, l’ho un pochino persa ultimamente: la me che vive nel mondo degli odori e dei sapori c’ha come la vaga sensazione che sia una fatica sprecata se poi la logica vincente nel mondo suddetto è quella di The Sims:
Click» Parla» Click» Parla» Click» Racconta una barzelletta» Click» Parla» Click» Spettegola» Click» Fai Fiki Fiki» Click» Saluta
e non è che quando parlano stanno lì a spiegarsi, i Sims. Parlano del tempo, e non di quello che passa, del tempo atmosferico.
Ecco, a me, nel mondo degli odori e dei sapori, certe volte mi pare che gli odori ed i sapori li sentiamo solo io e pochi altri bambini indaco e che agli altri -talvolta inaspettatamente- non gliene freghi assolutamente nulla di scoprire cosa c’è dietro le apparenze: alla fine crederanno solo a quello che già sanno, o meglio che pensano di sapere.
E dimostratemelo che la mia amarezza è eccessiva, dimostratemelo, non venitemelo a dire, non me ne importa più niente delle constatazioni su quanto io sia così, su quanto io sia cosà, su quanto io sia sbagliata/strana/subdola/esagerata/patetica, dimostratemelo. E il primo che mi dice che sono abbastanza intelligente da capirlo da sola, che non ho bisogno di dimostrazioni, gli spacco la capoccia. E a sorpresa gliela spacco con un tacco dodici);
la terza è la più ovvia,
e cioè che erano idee da schifo;
la quarta la rubo da un post del blog di La Sere. Il post si intitola Di preciso non saprei e il blog si chiama e niente.
Magari è solo che i blog (e questa cosa mi pare l’ho già scritta da qualche parte non mi ricordo dove quindi vuol dire che mi sembra giustissima) dopo un po’ prendon su una loro personalità autonoma che non gliela stacchi più di dosso, c’è niente da fare, e va benissimo finché restate in buona, te e il tuo blog, ma se fai tanto di averci un momento peregrino lui il blog ti butta fuori e Torna quando ti riconosco!, ti urla dietro.
Il mio non urla, ma un po’ lo sento che ce l’ha con me. E, a causa di questa ostilità, scriverci non è più tanto facile.