Non che fosse tanto bravo, aveva le dita lente e sempre più rigide, ma in effetti aveva fatto delle cose che gli avevano dato qualche soddisfazione, dopo le federe per i cuscini e i canovacci per la casa. Aveva provato anche l’uncinetto – berretti, sciarpe e guantini per il nipoti. Quando un suo prodotto, per quanto comune, era finito lì davanti a sé, provava la piacevole sensazione di aver portato a termine qualcosa.
Raymond Carver – Se così ti piace – Principianti – Einaudi 2009
Io mo’ non vorrei generalizzare, ché generalizzare è una cosa tanto ingiusta quanto stupida, però secondo me, tutti c’abbiamo una passione per il bricolage. E quelli che credono di non averla è perché in realtà la reprimono, la passione per il bricolage. E riescono ancora a reprimerla per uno ed un solo motivo e cioè non sono mai incappati su Paint Your Life, in Barbara ed i suoi progetti per una casa divertente (che poi io non lo so mica com’è una casa divertente, quando disegnavo le case umanizzate con le finestre al posto degli occhi e la porta al posto della bocca, alla fine, avevano sempre un’espressione fra il perplesso e l’annoiato, mentre le case divertenti mi figuro che anche solo a guardarle ad uno gli venga il buonumore da Teletubbies).
Paint Your Life è uno di quei programmi televisivi che sembrano piovuti dal cielo nel momento giusto e cioè quello in cui vi state proprio chiedendo cosa fare con quello stock di venti tubi arancioni in pvc e con quella brutta scrivania in stile luigi sedici che vi hanno regalato per il vostro onomastico, oppure quello in cui non sapete proprio dove metterla quella porta che vi avanza, per non parlare di quella pila di quotidiani alta fino al soffitto che vi ostinate a non buttare perché non si sa mai, un giorno potrebbero tornare utili. Barbara ha una soluzione per tutte queste cose. Una soluzione divertente. Divertentissima. Del tipo che, pensate un po’, la porta potete appenderela orizzontalmente sopra il lavabo, in bagno, dopo averci appiccicato sopra uno specchio.
Ci avevate mai pensato, voi? No? Che persone poco divertenti che siete.
Se poi Barbara non vi sembra tanto divertente, allora, sempre nella stessa trasmissione, c’è Oscar, il florist con l’accento spagnoleggiante, che fa delle cose dibertenti, dibertentissime, con le espuñe per floristi e delle piante dai nomi empronunciabili (e il più delle volte impronunciati, anche). Ecco, per esempio, se vi avanza del tessuto eñifugo e un centinaio di beperoncini verdi e divertentissimi, potete creare una composizione orientale per il baño, lo stesso bañò dove avrete precedentemente appeso la porta, un bagno dibertentissimo, che se poi ci mettete anche la lampada fatta con la doccia potrete farlo diventare la stanza del buonumore o chessòio.
PAIN your life, dice la schermata finale. Io lo trovo un refuso dibertentissimo.
Piesse: ciao blog. Sono contenta che sono tornata.