- Categoria Cuore
Stasera ho il rubinetto aperto. Perdo da tutte le parti. Provo a tirare, a stringere, a tenere. Macché: uno sforzo inutile. Che quelli sono i ricordi che ci fregano. Uno va avanti, cammina, corre persino. Poi si ferma col fiatone. Ed eccoti fregato. Ne arriva uno, poi l’altro. E prima che te ne accorgi sei sommerso.
Ma mica volevo parlare di questo!, non so, volevo dire: ma quanto è bella la parola “palpebre?”
Ci avete mai pensato?
“Palpebre”.
Un suono ovattato, proprio di due bellissime pellicine che ci tengono al buio, quando ne abbiamo bisogno, quando lo vogliamo, o quando non ce ne accorgiamo. Al buio, ché il mondo scompare e forse noi con lui.
Ok. Ok. Ok. Farnetico. Lo ammetto. È che sono connesso con il mondo, e quando ciò avviene, non c’è verso. Devo scrivere. E, infatti, scrivo.
Scrivo, ora, proprio adesso, la parola “palpebre”… bella, vero?
Potrebbe interessarti anche:
- 11 febbraio 2011
Ad acquerello.
Domenica mi sono perso. Non so come sia successo: vedevo la strada alle spalle, l'incrocio davanti, le diramazioni, i segnali... tutto chiaro, tutto sottocontrollo. Poi ha cominciato a piovere. ... - 9 febbraio 2011
Il film.
C'è il protagonista e l'antagonista; c'è il colpo di scena. C'è il plot, la fotografia, le scene tagliate; c'è la colonna sonora. C'è il regista, le comparse, gli effetti speciali e c'è persino ... - 28 aprile 2010
Il quaderno rosso.
Oggi ho comprato un quaderno. Rosso. Costava tre euro e passa, un po' costoso, nonostante lo vendesse il chiosco dell'università. Ho comprato anche due penne. Metto tutto in busta, corro a prendere la... - 18 aprile 2010
Psychokiller Loop
"I can’t sleep, cause my bed’s on fire" canto, mentre la musica, assieme al sole, riempe il salone. Un'energia dentro che non riesco a consumare, in nessun modo. Ieri sera vagavo per Berlino come u...