Ritratto di Pamela Villoresi, di Tommaso Salamina. Da NCMedia
Al Palazzo della Cancelleria, nei pressi di Campo de’ Fiori , fino al 12 aprile, Pamela Villoresi interpreta “Un castello nel cuore”, con il testo di Michele Di Martino e la regia di Maurizio Panici, in cui è Teresa D’Avila, prima donna dottore della Chiesa e fondamentale riformatrice del Carmelo.
Uno spettacolo che l’attrice ha a lungo sognato, preparato, pensato. E finalmente è in scena e fa rivivere Teresa e il suo capolavoro Il castello interiore, dove la fede si fonde con la preghiera, con la vita, con il vivere per Cristo e nel Suo nome.
Ci sembra molto coerente la scelta della Villoresi, attrice che sa far vibrare le corde del dramma, senza mai essere noiosa. Un‘interprete che sa scaldare la platea con il suo tono trascinante, la sua incisività nel gesto e nell’intercalare, doti che le hanno permessi di percorrere uno straordinario percorso di performer a teatro, fin da quando era molto giovane, con le regie di Giorgio Strehler, fino agli spettacoli più recenti.
Ma Pamela Villoresi va ricordata anche per la sua carriera cinematografica, meno intensa rispetto a quella teatrale, ma con alcune pellicole significative che ci piace ricordare: Il Gabbiano di Belloccio, Il giocattolo di Montaldo, Pummarò di Placido, I banchieri di Dio di Ferrara, a fianco di un intenso e sempre grande Omero Antonutti, fino a La grande bellezza di Sorrentino, dove disegna il carattere di una madre comprensiva e disattenta, un cameo da campione.
Mauro Pecchenino
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake