di Debora
Era da molto che non leggevo un libro di Licia Troisi, l’autrice che molto probabilmente mi ha fatto avvicinare al mondo fantasy. Da “post-adolescente” ho amato i suoi libri con delle stupende eroine come protagoniste e ora vedendo la copertina dai toni dark (realizzata da Corrado Vanelli) di Pandora mi ha subito incuriosita. La protagonista è appunto quella raffigurata sulla copertina ed è una sorta di ragazza fuori dal comune ed emarginata dal resto del gruppo (anche se di ragazze emarginate nelle nostre librerie ultimamente ce ne sono tante) perché strana o forse diversa. Anche il suo nome Pandora, non a caso, rimanda alla mitologia greca e al famosissimo scrigno contenitore di tutti i mali che si riversarono nel mondo dopo la sua apertura.
Pandora si differenzia dalla massa; il suo modo di porsi e di vestirsi salta subito agli occhi del lettore per la sua stravaganza. Il protagonista maschile Sam non è da meno, anche se devo dire che molti giorni dopo la lettura quella che rimane in mente è Pandora. Sam l’ho trovato a volte troppo tenero e debole, anche se il lettore potrebbe giustificare i suoi comportamenti viste tutte le disgrazie che gli cadono addosso. Ma per come presumibilmente si evolveranno gli eventi, Sam deve sicuramente imparare a diventare più forte; sono curiosa di vedere se nei prossimi libri questo accadrà. Si capisce subito come si svilupperanno i rapporti tra Sam e Pam e da una parte sembrano due ragazzi “sfigati” che si incontrano.
La Troisi ha scelto infatti di raccontare la storia da due punti di vista; questo ci permette di conoscere entrambi i protagonisti e di farci un’idea più chiara dei loro sentimenti ed emozioni. I capitoli non sono mai troppo lunghi e ciò aiuta la scorrevolezza del testo. Nel libro inoltre sono presenti innumerevoli oggetti magici e simbolici alcuni dei quali fanno riferimento alla mitologia. Forse ve ne sono addirittura troppi.
Ho avuto qualche dubbio sulla narrazione degli eventi: in alcuni momenti quasi mi annoiavo e in altri avevo l’impressione che ci fossero troppi elementi ad arricchire la storia, ma non approfonditi. Probabilmente è anche dovuto al fatto che si tratta di una saga?! L’atmosfera è stata ciò che più apprezzato di più nel libro, un misto tra il soprannaturale ed alcuni elementi horror, come gli uccelli assassini e non solo.
Fu allora che udì un grido e avvertì una folata di aria gelida coprirle la guancia destra. Si voltò e vide un baluginare di canini candidi bagnati di sangue.
Spesso mi sono chiesta se l’autrice sia stata influenzata da serie tv americane sul soprannaturale. Chissà…
In tutto questo non scordiamoci che il libro sui portali è indicato a partire dai 12 anni di età, quindi non aspettatevi troppo.